Rischi per la sicurezza, al premier vietati i bagni di folla

Ilministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito risponde così ad un'interrogazione del deputato del Pd Emanuele Fiano, che è anche membro del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, rivelando che nei giorni scorsi c'è stata proprio su questo argomento una informativa del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, l'organismo che si occupa della sicurezza del premier. L'interrogazione di Fiano chiedeva lumi su alcune frasi del premier che aveva detto: «Questa campagna mediatica contro di me - erano le parole - ha messo in allarme i servizi. Mi hanno detto di stare in guardia, temono che possa essere vittima di qualche squilibrato in cerca di notorietà mondiale e mi hanno caldamente invitato a non stare troppo in mezzo alla gente». Nel rispondere a Fiano, il ministro Vito ha confermato le parole del Cavaliere «La segreteria generale del Dis - ha detto - ci ha reso noto che il presidente del Consiglio è stato informato della possibilità che, in ragione della sua esposizione mediatica, possa essere oggetto di contestazioni in occasione di eventi pubblici, non escludendosi al riguardo, come peraltro già avvenuto in passato, anche gesti violenti di mitomani isolati difficilmente individuabili in sede di azione preventiva». Vito ha però anche immediatamente sottolineato che non vi sono «specifici riscontri» di minacce reali. Il premier insomma, «è stato sensibilizzato» ad evitare «contatti ravvicinati con il pubblico» soprattutto in quelle circostanze «occasionali» che non consentono una «puntuale e preventiva predisposizione di adeguati servizi di tutela».