Pistonami sarebbe tornato tra 40 giorni

.Da quella terra di calanchi e vini pregiati era partito per compiere la sua missione di pace in Afghanistan. Pistonami aveva 26 anni, era l'unico figlio di Franco, operaio elettricista di 55, e di Annarita, casalinga di 47 anni. I suoi genitori si erano sposati nell'82, un anno dopo era nato Giandomenico. Era partito per l'Asia quattro mesi fa. Sarebbe dovuto tornare a casa tra quaranta giorni. Era mitragliere, occupava la «ralla», la torretta del Lince: il posto più pericoloso e non a caso è stato l'unico occupante del secondo blindato a perdere la vita. «Era fidanzato con Zuega Pizzo - racconta il parroco del paese, don Luigi - una coetanea che fa l'infermiera a Montefiascone. Due bravi ragazzi, avevano in animo di sposarsi presto». Probabilmente l'anno prossimo: Giandomenico era a Kabul anche per mettere da parte i soldi necessari al matrimonio. Ma Pistonami credeva fermamente in quello che faceva, nel suo impegno nel portare la pace in quella terra martoriata. Così lo ricordano gli amici e questo aveva raccontato ad agosto in un'intervista dopo la morte, nei pressi di Farah, a luglio, del suo amico e commilitone Alessandro Di Lisio. «Era sicuramente uno dei ragazzi migliori del paese - racconta il sindaco Valentino Gasparri dopo aver cercato di portare un po' di conforto ai familiari del caporal maggiore - Qui più che conoscenti siamo tutti amici. Giandomenico era un ragazzo solare, splendido, una persona radiosa. Giocava a pallone, era cacciatore. Appena poteva tornava a casa». Poi uno sfogo più politico che umano: «Purtroppo questo è il prezzo che la collettività paga per queste guerre inutili». Ma non era quello che pensava Giandomenico, che ad agosto, secondo quanto raccontato da un'amica, era scampato ad un altro attentato. Al sindaco di Lubriano ha telefonato anche il presidente della Regione Marrazzo, per esprimere il cordoglio suo e dell'amministrazione. «Giandomenico - ha dichiarato invece il presidente della Provincia Mazzoli - è un eroe della pace, il cui ricordo ci accompagnerà per sempre. Il suo impegno non verrà certo cancellato da un attacco vile contro un contingente che quotidianamente opera per aiutare il popolo afgano».