Sud, "agganciare" i salari al territorio e una banca per il Mezzogiorno

"Quella del partito del Sud è stata una rappresentazione giornalistica, non un'ipotesi politica. Il rapporto del governo con i parlamentari del Sud è di piena collaborazione come con tutti i parlamentari di maggioranza, primi tra tutti quelli del Popolo della Libertà. Il Sud, poi, non mi pare sottorappresentato nel governo: circa un terzo dei suoi componenti - ministri, viceministri e sottosegretari - viene dal Sud ed è eletto al Sud": lo afferma Silvio Berlusconi, intervistato oggi da Il Mattino sui temi della ripresa del Meridione.   Il piano Marshall - Dobbiamo concepire l'intervento straordinario come un grande "New Deal rooseveltiano", come un "piano Marshall" per il Sud. Negli Stati Uniti - aggiunge il premier - gli squilibri territoriali furono rimossi nel periodo del new deal attraverso un'agenzia di livello federale, non dei singoli Stati: la Tennessee Valley Authority fu messa in piedi dal governo di Washington e non dal governatore del Tennessee. Anche nel nostro caso il ruolo di guida non può essere che del premier"   Salari e territorio - È giusto "agganciare" i salari al costo della vita sul territorio: Silvio Berlusconi, dice sì alle gabbie salariali, tema caro alla Lega e rilanciato ieri sera proprio da Umberto Bossi a Pontida. Il premier afferma: "Quanto alle gabbie salariali tutti condividono l'esigenza di rapportare retribuzione e costo della vita al territorio. Legare i salari ai diversi livelli del costo della vita fra Sud e Nord risponde a criteri di razionalità economica e di giustizia". Una banca per il Sud - "Alla nuova banca del Mezzogiorno che vorremmo operativa sin dalla ripresa dopo la pausa estiva sta lavorando il ministro Tremonti, che ha già reso note alcune coordinate dell'iniziativa". Silvio Berlusconi inoltre accelera sulla banca del Mezzogiorno e ribadisce che non sarà una riedizione della vecchia Cassa per il Mezzogiorno: "No, pensiamo ad un istituto molto diverso, anche se vorrei ricordare che quella di Gabriele Pescatore che la guidò dal 1955 al 1976, ottenne risultati straordinari." Quanto al progetto del governo, il premier ribadisce che si fonderà sulla rete creditizia delle banche di credito cooperativo.