Insieme anche i ragazzi Nasce «Giovane Italia»

Ilnome è scelto e anche l'organigramma. Manca il simbolo, ma ci sarà molto presto. Il tutto con il placet assoluto di Berlusconi. E così da oggi prende il via "Giovane Italia", il contenitore dei giovani del Pdl, nato dalla fusione dei movimenti giovanili di Forza Italia e Alleanza nazionale. Un'organizzazione a cui i rappresentanti degli under 30 del Popolo della libertà hanno cominciato a lavorare subito dopo il congresso fondativo del nuovo partito. Non è stata un'impresa facile. Così come accade per i "grandi", riuscire a mettere insieme due anime, distinte e separate, non è mai cosa semplice. Da qui le polemiche e le voci sui malumori tra i ragazzi di Fi e quelli di An. Alla fine però l'obiettivo è stato raggiunto, e ora si parte ufficialmente. Il nome, "Giovane Italia", è stato deciso dagli stessi ragazzi, attraverso un sondaggio online messo sui siti azionegiovani.org, area An, e clikkasulfuturo.it, quota Forza Italia. Tre le opzioni: oltre a quello scelto (selezionato dal 78% dei ragazzi), c'erano anche "Giovani e libertà" (16%), e "Generazione futura" (7%). A proporre il nome vincente è stata Giorgia Meloni, presidente dei baby Pdl, convinta più che mai che un nome come questo sia sinomino di tanti valori, di tante esperienze passate che hanno segnato la storia politica dei movimenti studenteschi. E ne ha parlato un po' di tempo fa con Berlusconi: «Ci piacerebbe questo nome: Giovane Italia. Evoca Mazzini, il Risorgimento. E il socialismo, perché è il nome dell'associazione di Stefania Craxi. E poi, sì, per chi è un po' più di destra ricorda il movimento studentesco che nel dopoguerra lottava per Trieste italiana». E dunque, "Giovane Italia" sia. Che sia un nome più vicino al Movimento sociale italiano e quindi ai giovani di An? «Niente affatto - spiega Francesco Pasquali, provenienza forzista che del movimento sarà coordinatore nazionale -. I ragazzi hanno scelto questo nome non associandolo a nulla. Ci sono anche tanti giovanissimi che neanche ricordano tutta la storia...». Giovane Italia, infatti, era anche l'associazione studentesca nata a Roma il 13 e 14 novembre 1954 in occasione del I convegno nazionale degli studenti medi del Movimento sociale italiano che si tenne nel salone dell'associazione artistica internazionale di Via Margutta. Come simbolo venne scelta una fiaccola tricolore, ripresa poi dalle successive organizzazioni giovanili del partito, il Fronte della Gioventù e Azione Giovani. L'ultima in ordine di tempo a dar vita a un'organizzazione chiamata Giovane Italia è stata Stefania Craxi, lanciando un'associazione politica di ispirazione social-democratica, vicina a Forza Italia, nata il 16 luglio 2004. Presidente onorario, Maurizio Sacconi. Altra storia, altro scenario. Questa mattina, alla Camera dei deputati, "Giovane Italia", quella dei giovani del Pdl, sarà presentata ufficialmente: ci saranno sia Giorgia Meloni che Francesco Pasquali. Oltre a loro, alla guida dei giovani ci sarà una cabina di regia, composta da sei ragazzi (divisa forse in settori così come il Pdl) e un'assemblea nazionale, l'anima del movimento giovanile: sarà composta da circa 50 ragazzi, provenienti da tutte le regioni italiane, in modo da poter portare alla luce le diverse realtà locali. Sullo statuto si sta ancora lavorando, così come per il logo che comunque verrà scelto sempre dal basso, dai ragazzi, con un altro sondaggio on line. Non si esclude di tenere la fiaccola, magari stilizzata e con altri colori. «Siamo tutti consapevoli - spiega Pasquali - che dobbiamo costruire una realtà insieme ben diversa dal passato. Siamo il più grande movimento giovanile, pronto a lavorare a 360°, con la consapevolezza, comunque, di non avere dall'altra parte un interlocutore con cui confrontarsi». Il movimento giovanile parte da oggi e a breve avrà un primo banco di prova importante: Atreju, la storica festa di Azione giovani, arrivata quest'anno alla decima edizione e che per la prima volta verrà organizzata in sinergia con i ragazzi di Fi. Stando ai racconti degli organizzatori tutto sta avvenendo in perfetta sintonia tra l'anima aennina e quella forzista. «Ovvio che la Meloni - ammette Pasquali - storica organizzatrice dell'evento e quindi con più esperienza, ha un ruolo centrale nella costruzione di Atreju». La tradizionale festa al cospetto del Colosseo, si terrà dal 9 al 13 settembre. Massimo riserbo ancora su ospiti e temi trattati. Anche se, secondo qualche indiscrezione, sarà proprio Berlusconi ad aprire i lavori della kermesse. Ma Atreju, non sarà l'unica occasione di incontro dei giovani. È già in programma un'altra festa dei baby Pdl, questa del tutto nuova. Si chiamerà "Orgoglio Italia" e si terrà ad ottobre a Fiuggi. Sarà, come Atreju, un'occasione di riflessione su temi cari al mondo giovanile. Saranno presentate due petizioni popolari su tematiche riguardanti le nuove generazioni. Il tutto partendo da un concetto chiave: la semplificazione. Si sta pensando peresempio, raccontano gli organizzatori, a questioni come il necessario abbattimento della burocrazia, nelle università e nel mondo del lavoro.