Calo nell'elettorato femminile Silvio richiama la Santanchè

Riferiscono,uomini vicino al Cavaliere, che Silvio Berlusconi ama ripetere questa battutina nei colloqui che ha avuto in questi giorni con vari esponenti del Pdl. Dietro la battuta c'è altro. C'è la netta battuta d'arresto che ha avuto l'immagine del premier soprattutto nell'elettorato femminile. Pagine e pagine di gossip, la notte con la escort barese, e poi i soldi regalate alle donne, le farfalline e i ciondoli tipo quelli donati a Noemi hanno sortito un effetto non di poco conto. Alle elezioni politiche il Pdl aveva riscosso un ampio successo proprio nell'elettorato femminile che poi ha ceduto alle Europee del giugno scorso. E sono soprattutto i sondaggi a decretare questa flessione. Flessione netta, anche dieci punti nell'elettorato rosa. Che fare, allora? C'è da recuperare. In verità c'è chi sostiene che se il Cavaliere dovesse scrivere su carta quella battuta, segnerebbe Santa, con la maiuscola. E non per un motivo religioso. Ma perché Santa sta per Santaché, Daniela Santanché. Il ritorno di Daniela. Lei s'è inabissata. Parla poco. A telefono ripete continuamente che «scusi, mi richiami tra cinque minuti». E poi ancora cinque. E ancora cinque. E poi è in una riunione, e poi in ufficio. Ora al mare a Forte dei Marmi, ora a Milano. Alla sede della sua società, la Visibilia, in via Majno, dicono che c'è ma è impegnata. Già, la Visibilia, la concessionaria della pubblicità di Libero, la cui sede è proprio nei piani superiori la società di Dany. La sua vita è così. Al centro di un complesso gioco-guerra di direttori e quotidiani. Feltri, suo grande amico, chiude l'accordo con Berlusconi e torna al Giornale. E si porta con sè Sandro Sallusti, altro suo grande amico: lui venne a prendere con la sua Porsche la Santanché che faceva l'ultima apparizione a una festa di An due anni fa a Mirabello, nel Ferrarese (poi lo costringerà anche a fare una mezza maratona quando la Santanché si scopre fondista). Vanno via, vanno al giornale concorrente del «suo» Libero dove potrebbe arrivare Maurizio Belpietro anche se Berlusconi lo invita a rimanere. La Santanché dalle mille vite. Picassianamente invece dei periodi blu, rosa, rosso lei ha avuto quello dei tacchi a spillo, quello della donna impegnata, della deputata che studia e per prima fa la relatrice a una Finanziaria, quella della pornotax, quella che fa le battaglie a fianco delle donne islamiche. Bandiera del Billionaire è la prima a capire che l'aria è cambiata, non più era da lusso sfrenato e manifesto. Attacca Fini, fa pace con Fini che diventa anche amico del figlio Lorenzo. Sfida Fini e fa pace con Berlusconi, sta con Storace, diventa la Evita Peron della destra e fa la campagna da candidata premier tutta a sfondo sessuale. Attacca il Cavaliere. Gli dice che vede le donne «solo orizzontali». Sentenzia: «A Silvio non gliel'ho mai data». Berlusconi la prende male. Gelo. L'intervista a Libero che annuncia: «Veronica ha un altro, il suo caposcorta». Rompe con Storace. Chiude l'accordo con il Pdl a Milano, sostiene Podestà alla Provincia. Vince Podestà e le danno un assessorato pesante, quello all'Expo. Si prepara il ritorno a livello nazionale. È donna, non può essere accusata di avere avuto rapporti con Berlusconi. È mamma. È la Santa. Dove potrebbe andare? Dicono sia stata vista di recente ad Arcore. «Ci ritornerà, vedrete», giurano nell'entourage del Cavaliere. Per fare cosa? Berlusconi le vorrebbe dare un ruolo. Al governo non c'è spazio, l'esecutivo è per legge composto da sessanta membri: per farla entrare bisognerebbe mandare via qualcuno. Potrebbe fare la portavoce del governo o il ministro quando si farà il rimpastino perché alcuni esponenti di governo scenderanno in campo per le Regionali. Potrebbe andare al partito, in un ruolo di primo piano. Si vedrà. Il Cavaliere le vorrebbe dare un ruolo di primo piano. Ma non sa ancora quale. Di sicuro la Santa ritornerà. F. d. O.