Scontro Morassut-Milana Ma Dario «sogna» Sassoli

NelPd del Lazio cominciano le grandi manovre in vista del congresso di ottobre. All'ombra della sfida per la segreteria nazionale prende corpo la battaglia per il coordinamento regionale del partito. Lo scenario è piuttosto ingarbugliato, anche perché, almeno per ora, le correnti si «studiano» e valutano eventuali alleanze. Ovviamente non mancano i mal di pancia e gli insospettabili riposizionamenti. Sì perché nel Lazio lo schema Franceschini-Bersani-Marino regge fino a un certo punto. Il segretario regionale del Pd in carica, Roberto Morassut, è veltroniano da sempre: già assessore all'Urbanistica, è diventato deputato alle scorse Politiche. Potrebbe essere lui il candidato di Dario Franceschini nel Lazio. Potrebbe. Perché a sbarrargli la strada c'è il signore dei voti (non soltanto delle tessere) Riccardo Milana, attualmente coordinatore romano del partito. Milana, senatore, è un fedelissimo dell'ex vicepremier Francesco Rutelli. Ora, rotto l'asse costruito per le elezioni europee con i dalemiani, i rutelliani hanno scelto di schierarsi (anche se ad alcune condizioni e con vistosi malumori) col segretario nazionale. Non è ancora chiaro, però, su quale cavallo punterà Franceschini. Se scegliesse Milana, allora Morassut potrebbe riposizionarsi. Se invece scommettesse sull'ex assessore romano all'Urbanistica, Milana potrebbe cambiare fronte, passando con Bersani. Del resto le eccezioni non mancano: già l'ex coordinatore regionale Dl e assessore della Giunta Marrazzo, Mario Di Carlo, da sempre allergico agli accordi «democristiani», ha deciso di sostenere proprio Bersani. Franceschini starebbe valutando pro e contro dei «suoi» possibili candidati alla segreteria laziale. Se a Roma Milana è di fatto mezzo partito, Morassut rappresenta la continuità con l'era Veltroni. Se il segretario scegliesse il primo, Morassut potrebbe diventare il candidato laziale del chirurgo-senatore sostenuto dal deus ex machina del centrosinistra Goffredo Bettini. Ma nell'area Marino tiene anche, e soprattutto, l'ipotesi della deputata Ileana Argentin. La partita dell'ala Franceschini-Veltroni-Rutelli non è affatto racchiusa nel ballottaggio Milana-Morassut. Il numero uno del Pd, infatti, potrebbe sparigliare e imporre un cambio di direzione lanciando la candidatura dell'eurodeputato David Sassoli, su cui la componente veltroniana scommette per il futuro della Capitale. In alternativa, si parla anche della sempreverde, ora eurodeputata, Silvia Costa. La situazione non è più semplice nell'ala dalemiana. Pierluigi Bersani punta a conquistare la segreteria del Pd del Lazio con Stefano Fassina: poco più che quarantenne, economista, è membro della direzione nazionale del partito. Tuttavia la candidatura di Fassina non sarebbe stata presa con entusiasmo dai dalemiani del Lazio che preferirebbero alla segreteria regionale un politico più navigato. Non è un caso che giri il nome dell'ex presidente della Provincia di Roma, adesso deputato, Enrico Gasbarra. Sarà dunque un'estate di trattative per giungere a ottobre a un quadro più definito. Nel tentativo che il congresso ricomponga una volta per tutte i contrasti tra le correnti e assegni al Partito democratico la forza per ripartire, soprattutto in vista delle elezioni regionali della primavera 2010.