E Franceschini racconta come vuol cambiare l'Italia

Un manifesto per la sfida congressuale che tirerà dritto sulla necessità di innovare il paese e anche il Pd, invitando a non tornare ad «un partito introverso» che limita le primarie nel timore di nuovi casi Grillo. Sarà confronto a distanza, con l'impegno di non picchiarsi troppo duro, quello che si svolgerà oggi tra i principali candidati alla leadership democratica. Franceschini, da un lato, e, dall'altro, Bersani con Rosy Bindi e gli ulivisti della prima ora, tra i quali Vittorio Prodi ma non l'ex premier Romano che per ora non si schiera. Infine, il terzo uomo candidato alla segreteria, Ignazio Marino, convinto «non di dividere ma di arricchire» tesse la sua tela e annuncia il probabile sostegno del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, dell'oncologo e senatore Umberto Veronesi e dell'ex Presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali Stefano Rodotà. La conta è nei fatti già cominciata.