«Azioni dettate da perversione e rabbia rimossa»

LucaBianchini, in stato di fermo per gli stupri seriali avvenuti a Roma, è uno «psicopatico con perversione sessuale». Così lo definisce Luigi Ianiri, direttore della scuola di specializzazione in psichiatria della Cattolica. «Nel caso di questo stupratore seriale - afferma Ianiri - non parlerei di sdoppiamento della personalità perché in questi casi una parte è inconsapevole dell'altra. Inoltre nei casi di sdoppiamento si verifica un'indifferibilità dell'impulso, che non riesce a essere controllato, il disturbo processuale nasce dalla psiche, la mente non lo filtra, non lo educa e non riesce a rinviare gli impulsi sessuali che gli si presentano». Ma gli scritti di Bianchini, i dvd trovati, i libri letti dimostrano piuttosto, secondo Ianiri, una consapevolezza delle azioni. «Parlerei quindi di perversione, di psicopatia in cui i comportamenti vengono messi in atto solo sulla base del piacere, messi in moto in modo ripetuto per soddisfare esigenze recondite e inconsce», dice il professore. Neanche lo psicoterapeuta e criminologo Vincenzo Mastronardi parla di sdoppiamento della personalità: «Si tratta della somma di più elementi, la sua infermità mentale (già dichiarata dal magistrato nel 1997 a seguito di un tentato stupro), l'alcol e la tendenza più profonda a comportamenti sessuali violenti. Lo classificherei nella categoria «rabbia rimossa, odia le donne e crede di doverle punire, oppure nella categoria "power assertive", lo stupratore sadico, modello «Arancia Meccanica».