Il Cav vola a sorpresa ad Arcore

.Nessun dettaglio dagli uomini del suo staff, nessuna conferma. Ma l'idea era quella. Alla fine, un'idea sbagliata. Berlusconi, dopo i due giorni trascorsi a Napoli, e dopo la visita lampo in Toscana, è volato ad Arcore. È da qui che, martedì sera ha sentito al telefono Gheddafi per annullare la sua visita in Libia. Ed è qui che è rimasto chiuso per tutta la giornata di ieri, tra torcicollo e questioni personali da risolvere. Non ultima, la separazione da Veronica Lario. Del resto, spiegano da ambienti di governo, «sta per iniziare un vero e proprio tour de force per il premier», quindi magari un po' di riposo ci sta tutto. Oggi, partendo direttamente da Milano, il Cavaliere tornerà all'Aquila, per poi rientrare a Roma nel pomeriggio. Dopodichè, da qui al G8 della prossima settimana, sarà un crescendo di incontri e riunioni. Nell'agenda del summit internazionale alcune cose sono ancora da chiudere. E per ora, l'attenzione del premier è tutta concentrata proprio sul vertice dei grandi e sulla tragedia di Viareggio. Ma Berlusconi sta già pensando anche alle prossime mosse, a come riprendere in mano le redini della situazione. Resta nelle intenzioni del premier rinforzare la squadra di governo con nuovi innesti (lui stesso ha parlato della promozione a ministro della Salute di Ferruccio Fazio qualche giorno fa nel capoluogo abruzzese). È poi stabilito che, dopo il G8, ci sarà il "conclave" (probabilmente a Santa Margherita Ligure) per la messa a punto della attività di governo e maggioranza. Ma non finisce qui. Nel planning del Cavaliere rientra anche la "scossa" al partito, la riorganizzazione del Pdl più volte annunciata subito dopo il voto delle europee. Già oggi ci sarà un passo importante in questa direzione. Alle 15, in via dell'Umiltà, si svolgerà infatti una riunione con tutto lo stato maggiore del Pdl. Una riunione convocata direttamente dai tre coordinatori Verdini, La Russa e Bondi e alla quale sono stati invitati i capigruppo e i loro vice, tutti i responsabili nazionali della struttura, l'amministratore nazionale. Nell'ordine del giorno dell'incontro, riportato sulla lettera di convocazione, si trovano punti quali l'analisi del voto (europee ed amministrative), l'insediamento dei coordinatori regionali (fondamentale per dare inzio al lavoro sul territorio anche in vista delle regionali del prossimo anno), l'uso del marchio Pdl, i contributi degli eletti. Il tutto mentre Berlusconi continua a non nascondere la volontà di dare un assetto diverso al vertice del partito, dove tra l'altro non mancano gli attriti tra i tre coordinatori.