Iran, il Cav annuncia la linea dura: al G8 in arrivo possibili sanzioni

Adaccennare oggi esplicitamente a nuove possibili sanzioni nei confronti di Teheran - per la prima volta dopo la contestata rielezione del presidente Mahmud Ahmadinejad e gli scontri di piazza che ne sono seguiti - è stato il premier Silvio Berlusconi, presidente di turno del G8. «Anche dalle recenti telefonate che ho avuto con gli altri leader mondiali credo che si andrà in questa direzione», ha anticipato il presidente del Consiglio, assicurando che al summit dell'Aquila il nodo iraniano «sarà il primo argomento che esamineremo». Sulle sanzioni resta cauta la Casa Bianca. Fonti di palazzo Chigi hanno spiegato che in questa fase «le sanzioni sono una possibilità» che è sul tavolo degli otto Grandi ma «non è una decisione che è stata presa». Comunque, «si sta andando verso un chiaro segnale nei confronti dell'Iran». Non a caso, ad esempio dalla Gran Bretagna, vengono pressioni affinchè l'Unione europea prenda delle posizioni comuni ad alto valore simbolico, come la chiusura delle ambasciate a Teheran. Berlusconi ha premesso di non voler anticipare quello che accadrà all'Aquila. Ma le sue parole lasciano comunque trapelare tutto il disappunto delle cancellerie occidentali - soprattutto europee - per le repressioni interne del regime degli ayatollah.