Napoli e Poretti in testa donne più attive in parlamento

Il primo rapporto sulle attività dei parlamentari per il primo anno della XVI legislatura mette in luce una maggiore attività del centrosinistra alla Camera e al Senato. In particolare, spicca il gruppo dell'Italia dei valori che interviene più del Pd. E anche tra i leader politici, l'unico che "strappa" la sufficienza è Antonio Di Pietro. Il rapporto, curato dall'Osservatorio civico sul Parlamento italiano, promosso da "Cittadinanzattiva", "Controllo cittadino" e "Openpolis", stila le pagelle di deputati e senatori sulla base della quantità di attività svolta in Parlamento, senza entrare nel merito degli interventi o delle proposte. Premiate la deputata Angela Napoli (Pdl) e la senatrice Donatella Poretti (radicale del Pd) come parlamentari più attive, mentre la maglia nera va a due big del Pdl: Denis Verdini alla Camera e Marcello Pera al Senato. Il metodo di indagine sviluppa una vera e propria 'pagellà, prendendo in considerazione il coinvolgimento nei processi di formazione delle leggi e la presenza alle votazioni elettroniche in aula. Un'analisi che non lascia scampo: solo 16 deputati e 8 senatori superano la sufficienza. Nella particolare classifica dei leader , capigruppo e personalità di partito, l'unico che supera il 6 è Di Pietro. Tutti gli altri, da Pier Ferdinando Casini a Francesco Rutelli, da Walter Veltroni a Massimo D'Alema, sono bocciati senza appello. In generale le donne sono più attive e presenti degli uomini, sia alla Camera sia al Senato. Tra i membri del governo, il rapporto bacchetta il sottosegretario alla Semplificazione normativa, Maurizio Balocchi: suo il record del 37% di assenze al voto non giustificate da missioni istituzionali. A seguire il ministro per i Rapporti con il Parlamento con il 32% di assenze e il responsabile delle Comunicazioni Paolo Romani con il 27%. Tra i più assidui in aula, il sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino (69% di presenze) e il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo (56%).