Berlusconi sott'assedio

{{IMG_SX}}Sì, vero, è una brutta espressione. Ma almeno è efficace. Siamo al giro di voci incontrollate, ormai anche nell’entourage del premier si attende una sortita di qualche procura. L’ultima indiscrezione è di una inchiesta già aperta. Forse anche più d’una. Si parla anche di un filone di indagine su droga. Di un faldone in cui ci sarebbero anche intercettazioni ambientali in cui si parla di Certosa, Villa Certosa, o qualcosa del genere. Siamo all’impazzimento, si tratta di notizie. Anzi, nemmeno notizie. Sono voci, indiscrezioni incontrollate. Quello che conta non è ciò che vero e ciò che non lo è. Ciò che conta è il clima che si è instaurato. Berlusconi si sente sotto assedio. È lì a parare colpi, missili che possono arrivare da ogni parte. L’unica cosa che lo sta tirando su di morale in queste ore sono i sondaggi. Che lo darebbero in ripresa. Risale il Pdl e risale anche la sua fiducia personale.  Pochi punti ma quel che importa, ragionano a Palazzo Grazioli, è aver invertito il trend. Dal punto di vista del flusso vuol dire tanto. Vuol dire che l'effetto Noemi è finito. Nello staff del Cavaliere questo dato viene analizzato in questo modo: gli italiani cominciano a distinguere. Da un lato il voyeurismo, il gossip, insomma il reality che tutti vogliono vedere. Dall'altro il governo del Paese, che conta di più nell'urna. Tutto ciò dovrebbe dunque tranquillizzare il premier. Ma non è così. Perché anche lui si aspetta qualcosa di nuovo, a metà della prossima settimana. Al punto che nemmeno la chiusura della campagna elettorale a Milano con Umberto Bossi giovedì è data per certa. Poi c'è il capitolo Napoli. Anche qui si parla di arresti. Per un alto funzionario e per un esponente del centrodestra molto in vista. Forse sarebbe implicato anche un membro del governo. Tutto sarebbe fermo in vista delle elezioni. Quindi scatterà tutto prima del G8 di luglio. E proviene dalla Procura, quella del capoluogo partenopeo, nella quale proprio l'anno scorso, in occasione dell'approvazione del decreto rifiuti, una cinquantina di magistrati firmarono un documento dichiarandolo incostituzionale. In questo clima è caccia alle amiche di Noemi, a quelle che hanno partecipato alla festa di Capodanno nella villa del Cavaliere. E alle altre, quelle che hanno partecipato al party. Nel mirino c'è una certa Roberta, che volò con la fanciulla di Portici, in Sardegna a casa del premier. La cacca è pronta, si attende solo che venga azionato il ventilatore. O forse è già stato messo in moto. La novità di ieri riguarda delle foto. Che sono state sequestrate dalla Procura di Roma. Centinaia di foto scattate lo scorso capodanno a Villa Certosa, proprio durante quella festa. Il sequestro è stato ordinato dal procuratore Giovanni Ferrara e dal pm Simona Maisto che hanno iscritto sul registro degli indagati per violazione della privacy e tentata truffa il fotografo Antonello Zappadu. È l'autore degli scatti e di un altro servizio relativo anche alla festa di Capodanno dell'anno prima. Sarebbero ritratte molte ragazze, tra queste alcune anche in topless. Lo stesso fotografo ha chiarito subito che consegnerà ai carabinieri a Cagliari le foto in questione: «Credo siano 200-300 e non 700, che è invece il numero più o meno degli scatti, molti dei quali poi cancellati». «La prima serie, su cui mi sembra di capire si accentra l'inchiesta, riguardano Villa Certosa e i volti di tutte le persone, tranne quella del premier, sono stati alterati da pixel - ha detto Zappadu - Tra queste immagini vi sono alcune che ritraggono presenze che, a me, sono parse di minorenni». «La seconda serie - ha proseguito - attiene a immagini scattate all'aeroporto Costa Smeralda. Sono foto di persone, ospiti del presidente del Consiglio, che scendono da aerei dell'aeronautica militare, tra di essi c'è il cantante Apicella». «L'ultima serie riguarda foto scattate nella zona di un residence, il Country di Porto Rotondo, e ritrae - ha detto Zappadu - diverse ospiti di Berlusconi, alcune in bikini e topless. Anche in questo caso sono ricorso al pixel per cancellare i visi e renderle irriconoscibili». A chiedere l'intervento era stato l'avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, il quale poi smentirà anche le dichiarazioni di Zappadu: «Gli unici minorenni erano i figli del premier ceco». In particolare i sospetti sarebbero scattati in base a una mail che il fotografo avrebbe mandato a Panorama, proponendo l'acquisto delle foto per oltre un milione di euro. Nel testo Zappadu avrebbe dichiarato che aveva in corso una trattativa con un altro settimanale, Gente, che a verifica si sarebbe rivelata un bluff. Il procuratore Ferrara ha anche smentito l'indiscrezione secondo la quale sembra sia stato aperto un fascicolo sulle frasi di Veronica Lario, moglie del premier, la quale aveva affermato che il marito «frequenta le minorenni». A Piazzale Clodio, ha spiegato Ferrara, sono giunte «alcune mail anonime». «Si tratta di anonimi - ha spiegato il procuratore Ferrara - che come noto non vengono presi in considerazione». Una smentita, però, visto che lascia aperta l'ipotesi che nel caso in cui venisse depositata una denuncia, la Procura potrebbe intervenire visto che il procuratore non ha affermato che, a leggere le frasi di Veronica, egli non ravvisa notitiae criminis. In questo clima Il Giornale ha pubblicato altre foto. Viene ritratto Gino Flaminio, l'ex di Noemi e teste chiave di Repubblica nell'inchiesta contro il premier, mentre viene pagato cinquecento euro «per il disturbo». Dopo aver dichiarato di aver incassato quasi diecimila euro invece per un'altra intervista, a Novella 2000. Quello che si vede è un clima da terrore con deputati impegnati nella campagna elettorale e che chiamano i giornali per sapere se tra un comizio e l'altro il governo è ancora in piedi. C'è già chi favoleggia governi istituzionali e premier di riserva che si preparano. Gianni Letta da giorni sta chiamando i massimi vertici istiuzionali per informarli della situazione. Una implicita richiesta di prudenza perché la tenuta delle istituzioni sembra davvero a rischio. Soprattutto in queste ore. Basterà?