Veline? No, sono donne in sintonia col Paese

{{IMG_SX}}Perché a Silvio Berlusconi viene in mente di fare il piano casa e a Franceschini no? Perché a Berlusconi viene l'idea di abolire l'Ici e a Prodi no? Perché il Cavaliere pensa ai rifiuti da Napoli e Veltroni glissa? Perché insomma il premier appare in sintonia con gli italiani e la sinistra invece sembra vivere su Marte? Una risposta potrebbe essere Casoria. Insomma, il fatto di frequentare Noemi e gente normale gli consente di percepire le grida che provengono dal Paese. Ma ha anche un'altra carta vincente. Le donne. Semplicemente donne. Dipinte puntualmente come veline, meteorine, sgallettate, minigonnate, balconate, smutandate, facilmente in vendita. Zoccole. Puttane. Inutile fare tanti giri di parole, vengono raccontante come prostitute. A nessuno importa che spesso si tratti di mamme, donne che vanno a fare la spesa al mercato, imprenditrici. Modi spicci, diretti, pochi fronzoli. La prima fu Stefania Prestigiacomo. La prima a passare sotto le forche caudine del pettegolezzo. Da ministro dell'Ambiente ha dato una svolta alle autorizzazioni di opere pubbliche e svetta in testa alle classifiche di fiducia. Poi è stata la volta di quelle del mondo dello spettacolo. Gabriella Carlucci, per cominciare. Paracadutata nel collegio di Trani. Una volta eletta è tornata tutti i fine settimana e l'intera zona ora vota centrodestra. Di lei si parla solo della Porsche parcheggiata fuori dalle strisce. Non certo per le battaglie a favore dei bambini in quanto vicepresidente della commissione infanzia. Fiorella Ceccacci, appena si è candidata, è stata presentata come una pornostar, il suo cognome immediatamente storpiato. Ha fatto una particina in un film di Tinto Brass. Da deputata è tra le più presenti in Parlamento e un anno fa il Cavaliere la annoverò tra i trenta deputati più bravi per le sue battaglie per il teatro. È andata in pellegrinaggio a Santiago di Compostela con monsignor Fisichella. La palma d'oro per la più massacrata dal gossip va a Mara Carfagna. Berlusconi dice di lei: «È una che studia». Studiando studiando può mettersi al petto un po' di medaglie: la legge contro lo stalking, contro la violenza sulle donne, il garante per l'infanzia, il ddl contro la prostituzione, arenato in Parlamento. Pietre, sassi e bombe sono stati scagliati contro Michela Vittoria Brambilla. La «roscia». Il chiacchiericcio su di lei ormai rientra tra le attività ufficiali del Transatlantico. S'è detto di tutto. Si sarebbe potuto anche dire che è una donna che sta male se la sera non mette a letto il figlioletto di cinque anni. La fantasia non ha limiti, sulla Brambila non ci si è fermati alle intercettazioni telefoniche; s'è parlato anche di filmati compromettenti. Al momento s'è visto solo lo spot televisivo che ha messo su con Francia e Spagna, i nostri principali concorrenti sul turismo, per affrontare assieme la crisi: una sorta di santa alleanza delle vancanze. Ora tocca all'ultimo giro. Le veline. Una è Mariarosaria Rossi, bionda deputata di Cinecittà, dove la si può incontrare al mercato: ha fatto la relatrice del decreto sulle quote latte. È una imprenditrice nei servizi, ha una società di call center nella zona periferica della Capitale e forse sussurra al Cav che cosa dicono le massaie della zona. Francesca Pascale fondò i circoli «Silvio ci manchi», viene da Fuorirotta, quartiere popolare di Napoli. Berlusconi l'ha spedita a raccattare voti per le provinciali, di tanto in tanto se la porta in aereo e si fa raccontare che cosa dice la gente di lui. Licia Ronzulli, descritta come la massaggiatrice del Cav, è invece una manager di risorse umane in un ospedale milanese: parla con malati e infermieri, il premier talvolta le chiede consigli. Nunzia Di Girolamo, deputata beneventana: di lei si è parlato solo perché veniva ricevuta a Palazzzo Grazioli. È una giovane avvocato beneventano molto radicata sul territorio, la si può trovare al telefono mentre litiga per la giunta di Foglianise. Alessandra Ghisleri, la sondaggista, trattata sempre con superficialità anche se è quella che ci piglia di più. È stata «reclusa» a Rebibbia per fare un'indagine a fine sociale sul senso di giustizia delle donne carcerate. Se son veline queste... Le peggiori malelingue sono i maggiorenti dell'ex Forza Italia. Forse il Cavaliere dovrebbe cominciare a preoccuparsene.