«Il Pd decida cosa vuole: accordo o ostruzionismo?»

Il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella non ci sta, e soprattutto ribadisce quello che, per il Pdl, resta un punto fermo, «arrivare ad avere una legge in materia». Perché parla di beneficio del dubbio rispetto al Pd? «Perché l'opposizione sostiene di non fare ostruzionismo. Di fatto in Commissione sanità stanno intervenendo anche senatori che non ne fanno parte, allungando notevolemente i tempi del dibattito. E questo nonostante le sedute notturne e il nostro impegno a finire in tempo. L'accordo era di arrivare il 5 marzo al voto. L'opposizione chiede un dibattito largo, e noi siamo disponibili a farlo. Purchè poi, esaurito il dibattito si vada davvero in Aula». E se così non fosse? «Vedremo». Il capogruppo del Pd Anna Finocchiaro vi accusa di non volere più la legge. «È davvero assurdo. Le minacce all'accordo non arrivano da noi, ma da loro. Il presidente Schifani ha preso per buone le loro posizioni e ha teso loro una mano. A questo punto vedremo cosa accadrà». Però il Pdl non è compatto sulla legge... «Non ci sono spaccature. C'è qualche voce isolata, 4-5 casi». Beppino Englaro è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Udine. L'ipotesi è quella di reato di omicidio volontario aggravato in merito alla morte di Eluana. Se l'aspettava? «Preferisco non entrare nella questione giudiziaria o nelle decisioni della procura di Udine. Penso però che se la procura avesse voluto davvero agire, forse avrebbe potuto prendere in considerazione i tanti profili a disposizione, come ad esempio quelli dei Nas, sulla clinica "La Quiete", un'isola legale di illegalità. Magari si riusciva a salvare Eluana». A questo punto però, non avete paura che slittando la legge, ci possa essere qualche altro caso Eluana? «Se si slitta lo si fa solo di una, due settimane. Il punto centrale è: capire che cosa il Pd voglia realmente. Far fronte al loro impegno o invece fare del semplice ostruzionismo?».