«Continuo ad avere dubbi sull'Anm»

Onorevole Berselli, le sono piaciuti i 6 punti della lettera di Fini al «Corriere della Sera» sulla riforma della giustizia? «Quella di Fini è sostanzialmente la riforma della giustizia del Popolo della Libertà. Ho visto che c'era stata un po' di confusione sulla questione relativa alle intercettazioni telefoniche. Qualcuno ha pensato che le intercettazioni sui reati della Pubblica amministrazione non dovessero essere consentite. Le cose non stanno proprio così. Almeno da parte di Alleanza Nazionale le cose non stanno così». Chi lo aveva pensato? «Qualcuno lo aveva pensato. Però mi sembra che sia un'ipotesi accantonata dopo che c'è stata una larga convergenza sulle parole del Presidente della Camera Fini». Vede delle fibrillazioni all'interno della maggioranza? «No, non ne vedo. In questo momento c'è un centrodestra molto coeso. La riforma della giustizia era nel nostro programma. Questa è una riforma che siamo intenzionati a fare tutti insieme». Per quanto riguarda il rapporto tra Fini e Berlusconi crede ci sia stato qualche momento di tensione? «Non ho avuto questa impressione. Basta leggere le dichiarazioni fatte da Berlusconi oggi. Vedo coesione sullo spirito dell'iniziativa di Fini anche da parte degli esponenti di Forza Italia». Qualcuno ha scritto che Berlusconi avrebbe voluto parlare con Fini prima che facesse quelle dichiarazioni sull'immigrazione. «Il ruolo del Presidente della Camera è istituzionale e non politico. Non vedo per quale ragione Fini avrebbe dovuto chiamare Berlusconi. Anche io, prima di vedere le dichiarazioni di altri esponenti del Pdl, avevo detto ad un quotidiano che Fini aveva ragione. Anche perché gli emendamenti presentati erano incompatibili con il decreto salva crisi. L'emendamento della Lega era fuori luogo». Ha trovato sincere le risposte alla lettera di Gianfranco Fini che ha affrontato temi che hanno sempre trovato l'ostilità dell'Anm come la separazione delle carriere? «Bisogna vedere se alle parole seguiranno i fatti. Non mi illudo. Le dichiarazioni del Presidente dell'Associazione nazionale magistrati Luca Palamara sono di disponibilità. Sono rimasto sorpreso positivamente perché questa apertura non c'era mai stata. Nutro i miei dubbi su questa disponibilità. Sulla riforma della giustizia penale si potrà trovare la collaborazione con il Pd. Ma non mi illudo che l'opposizione collabori con noi in quelle che consideriamo le riforme di sistema della giustizia». Lei vede un clima migliore da parte degli esponenti del Pd o pensa che il loro atteggiamento sia indotto da altre polemiche? «Può darsi che questo atteggiamento sia anche indotto da altri fattori esterni, come le indagini che riguardano esponenti del Partito democratico. Si è capito che certe iniziative della magistratura possono colpire chiunque. Anche esponenti del Pd ed esponenti del partito di Veltroni che non c'entrano nulla».