Università, Berlusconi: "Basta privilegi ai baroni"

Obiettivo per quanto riguarda l'università è di eliminare gli sprechi, cominciando a disboscare la giungla dei corsi inutili e poi rivalutando il merito.Quindi «nessun taglio eccessivo ma una lotta ai baronati e agli sprechi», ha annunciato il premier spiegando che «il governo vuole combattere le spese inutili, i privilegi, i baronati e i parentadi. Ci sono corsi inutili in cui c'è un solo studente. Bisogna diminuire i 5.500 corsi di laurea, ce ne sono 37 con un solo studente. Noi al contrario vogliamo premiare l'efficienza e garantire il merito. Il nostro obiettivo è spendere meglio». Il premier ha poi negato «di voler privatizzare la scuola, al contrario ho scoperto che c'è un taglio di 134 milioni alle scuole cattoliche» e che su questo il governo «intende rimediare». Quanto poi alle proteste degli studenti ha ribadito che «manifestare è legittimo» ma ha anche sottolineato che si tratta di un fenomeno marginale giacchè «sono presidiate dagli studenti solo pochissime aule sulle migliaia di aule in Italia». Infine ha precisato di «non aver mai detto che bisogna fare intervenire la polizia nelle scuole ma che va garantito comunque il diritto di studiare e di insegnare per chi voglia farlo». E comunque su tutta la questione del decreto Gelmini c'è stata della «cattiva informazione». Il decisionismo che è stato applicato per risolvere la questione dei rifiuti e che verrà seguito per le università, interesserà anche le infrastrutture. Berlusconi non esita a dire che «per realizzare il cosiddetto Corridoio 5, ovvero i trafori alpini, il Governo potrà ricorrere anche all'uso della forza». La logica è quella di non lasciarsi ostacolare dai veti. «Non c'è una minoranza organizzata che possa fermare un cantiere o un'autostrada. Manifestare contro questi lavori, secondo il Premier, «non è un'espressione di democrazia ma una violenza contro i cittadini». Il governo dunque riprenderà i lavori «che la sinistra aveva bloccato per il Frejus e il Corridoio 5. Per le infrastrutture ci sono 16 miliardi. Novità a breve per le banche. Presto sarà presentato un decreto a sostegno di banche e famiglie. «Quando una banca avrà fatto ricorso alla liquidità esterna potrà essere chiamata ad aumentare il monte prestiti dell'1-2-3-4%». il che significa, ha detto berlusconi che «le banche saranno chiamate a mantenere lo stesso monte prestiti a imprese e famiglie prima della crisi». Ilpremier ha rivendicato al governo il merito di essere stato «il primo a dare il via alle garanzie alle banche da parte dello Stato». «Io per primo - ha affermato - ho detto agli italiani che avremmo garantito le banche e che nessuno avrebbe perso un euro».