Scuola, Napolitano boccia il Pd

[...] durante il quale il Capo dello Stato sottolinea la necessità «di un contenimento della spesa per la scuola» e, dall'altra, la convention del Pd con Walter Veltroni che spara a zero sulla politica dei tagli del governo. «In Italia nessuna parte sociale e politica» può sfuggire alla riduzione del deficit pubblico che comporta «anche un contenimento della spesa per la scuola» ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La scuola, ha sottolineato il capo dello Stato, «va collocata tra le priorità per l'avvenire del paese, e merita dunque, per la sua alta funzione pubblica, una speciale considerazione anche quando si affronta il problema complessivo della riduzione della spesa pubblica corrente. Mostrino tutti - ha proseguito il presidente Napolitano - senso della misura e realismo nell'affrontare anche le questioni più spinose. Tra le quali vi è certamente quella delle risorse finanziarie». Il capo dello Stato ha auspicato «per il nostro sistema scolastico scelte coraggiose di rinnovamento», perchè «non sono sostenibili posizioni di pura difesa dell'esistente». Napolitano ha inoltre invocato «uno sforzo di maggiore serenità nel confronto tra maggioranza e opposizione in Parlamento, tra governo e parti sociali» perchè esistono «problemi che nessuno può negare» e allora «si discutano con spirito aperto tutte le diverse soluzioni che ciascuna parte ha il diritto di proporre e ha il dovere di prospettare in termini positivi e coerenti». Un discorso che vale anche per la scuola, un campo ha rilevato Napolitano, dove è auspicabile che non si riparta da zero ogni volta che con le elezioni cambia il quadro politico. «La Costituzione costituisce la base del nostro stare insieme, come italiani, nel rispetto di tutte le diversità, le esigenze e le opinioni, ma nel comune rispetto dei principi e delle regole fondamentali», ha aggiunto il capo dello Stato che ha detto di considerare «importante e positiva» la decisione del ministro Gelmini di avviare nel primo e secondo ciclo di istruzione la sperimentazione di una nuova disciplina dedicata al tema «Cittadinanza e Costituzione». Il presidente Napolitano si infine rivolto agli insegnanti sui quali «gravano le maggiori responsabilità per far funzionare e rendere migliore la scuola italiana», invitandoli a contribuire «al superamento di tutte le difficoltà che in questa fase la scuola italiana è destinata a fronteggiare aprendosi al cambiamento». E alla Camera, intanto, si è concluso il discorso generale sul decreto legge in materia di scuola presentato dal ministro della Pubblica istruzione Mariastella Gelmini. L'opposizione affila le armi per la discussione in aula.