Il diavolo nero sbarca a Roma

Altrettanto, ha detto Ahmadinejad, succederà per gli Stati Uniti. «Il tempo della caduta e dell'annientamento della potenza satanica degli Usa - ha detto il presidente - è cominciato». Ahmadinejad, citato dall'agenzia Irna, parlava agli ospiti stranieri arrivati a Teheran per partecipare, oggi, alle cerimonie per il diciannovesimo anniversario della morte del leader della rivoluzione iraniana, l'ayatollah Ruhollah Khomeini. Da quando è diventato presidente, nel 2005, Ahmadinejad ha ripetuto più volte e con maggiore convinzione le profezie sulla scomparsa di Israele, oltre a mettere in dubbio la realtà dell'Olocausto, che ha definito «un mito». Proprio queste affermazioni sono tra le ragioni che hanno indotto il governo italiano ad escludere incontri bilaterali con il presidente iraniano durante la sua permanenza a Roma. E il ministro degli Esteri Franco Frattini, assicurando la sua «convinta adesione politica» ad un appello critico dell'Iran pubblicato dal quotidiano Il Riformista, ha espresso tra l'altro il suo «sostegno alla stigmatizzazione di ogni dichiarazione diretta a porre in discussione il diritto all'esistenza di Israele e di ogni affermazione volta a negare la realtà storica della Shoah». Al di fuori dei lavori della conferenza della Fao, il programma di Ahmadinejad a Roma prevederebbe a questo punto solo un incontro con grandi aziende italiane, alle 18 all'Hotel Hilton. In assenza di incontri bilaterali con le autorità di governo italiane e di un'udienza di papa Benedetto XVI, ipotizzata in un primo momento, fonti non ufficiali a Teheran prevedono che il presidente potrebbe decidere di fare ritorno a Teheran già stasesera. Anche nel suo intervento alla Fao, comunque, Ahmadinejad dovrebbe ribadire con parole forti la sua visione della politica internazionale, visto che anche ieri ha attribuito «i mali del mondo», tra i quali la fame, «al governo di persone tiranniche ed egoiste». Alcune potenze, ha aggiunto, riferendosi in primo luogo agli Usa, «scatenando guerre per dominare il mondo e saccheggiare le risorse delle nazioni, tengono milioni di persone innocenti nella povertà, nell'ignoranza e nella malattia». E poi, riferendosi a Israele, Ahmadinejad ha aggiunto che «il regime sionista criminale e terrorista, con una storia di 60 anni di saccheggi, aggressioni e crimini, è ormai alla fine e sarà presto eliminato dalle carte geografiche». Il governo tedesco intanto fa sapere di non appoggiare il desiderio del nuovo governo italiano di partecipare direttamente alle trattative nucleari con l'Iran. Una modifica del formato attuale delle trattative («5+1», ovvero i cinque Paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza Onu più la Germania) non sarà presa in considerazione, ha detto il portavoce del governo tedesco, Ulrich Wilhelm. L'obiettivo delle trattative che vanno avanti da mesi è quello di arrivare al blocco dell'arricchimento dell'uranio in corso in Iran e sono condotte dai cinque Paesi con diritto permanente di veto alle Nazioni Unite (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia) più la Germania. «Siamo convinti che l'Italia può apportare un contributo importante nell' evoluzione del negoziato» sul nucleare iraniano, fanno sapere dalla Farnesina.