Marco Travaglio di scena alla stampa estera per raccontare ...

Travaglio è apparso sereno e rilassato davanti ai colleghi stranieri, ha risposto alle loro domande e ha dato un quadro della situazione politica italiana dove «l'opposizione è sparita» e dove ancora mancano le leggi per regolare il conflitto d'interessi e gli assetti radiotelevisivi. Critico verso quel centrosinistra che, secondo lui, ha spianato la strada alla schiacciante vittoria elettorale del Popolo della Libertà e di Silvio Berlusconi. Ma per chi vota Travaglio? «Sono un liberale-conservatore vicino alle posizioni di Barbara Spinelli e di Giovanni Sartori e alle ultime elezioni ho votato Antonio Di Pietro», risponde. «I giornalisti in sala - ha commentato al termine dell'incontro - erano attenti e interessati ai fatti e soprattutto alla loro veridicità e non alle vicende private di li racconta come invece accade da noi». Un riferimento al duro attacco lanciato da Giuseppe D'Avanzo dalle colonne di Repubblica che ha parlato di «metodo Travaglio», citando fonti secondo le quali il giornalista si sarebbe fatto pagare una vacanza da personaggi legati alla mafia. «Un falso, cui lui stesso dice di non credere. Evidentemente mi detesta anche se mi conosce appena. Ci siamo incontrati due-tre volte, scambiandoci un semplice saluto. Per quanto mi riguarda non odio nessuno. In ogni caso, lui e chi ha contribuito a diffondere calunnie nei miei confronti ne risponderanno in tribunale». Travaglio ha confermato di aver ricevuto la solidarietà di numerosi colleghi e personaggi come lo scrittore Antonio Tabucchi. Ha infine ringraziato Michele Santoro che, due giorni fa, in apertura della puntata di Annozero, lo ha difeso a spada tratta, incoraggiandolo ad andare avanti perché secondo lui ha la gente dalla sua parte. Oramai tutta (e soltanto) l'Italia dei Valori, dallo stesso Di Pietro a Giulietti, è in campo a difesa del giornalista.