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Formigoni e Galan in lista Si apre la corsa a Governatore

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Entrambi i Governatori sono infatti al loro terzo mandato e entrambi hanno espresso il loro «gradimento» a trasferirsi a Roma. Ma mentre per Formigoni un incarico da ministro sarebbe già garantito — era in corsa per gli Esteri ma potrebbe essere dirottato alla Pubblica istruzione o alla Salute — per il secondo la partita è un po' più complicata. Giancarlo Galan ha infatti fatto capire che lascerà la poltrona della Regione solo se gli verrà garantito un posto nella squadra di governo. E non certo su uno strapuntino da sottosegretario o viceministro ma in prima fila. Magari al ministero delle Infrastrutture, ha fatto sapere al Cavaliere, visto che in questi 13 anni da Governatore ha gestito la progettazione di diverse Grandi Opere, dal passante di Mestre al Mose, il sistema per il controllo dell'acqua alta a Venezia. In caso contrario ripeterebbe la scelta già fatta alle passate elezioni, quando rinunciò al posto di senatore per continuare a guidare la Regione. Se dovesse essere accontentato il candidato alla sua successione sarà un esponente di Forza Italia, per l'accordo che vede la Regione Lombardia alla Lega. In corsa ci sono Fabio Gava, assessore all'economia del Veneto, e Renato Chisso, assessore alla viabilità. Infine, tra i possibili candidati, anche Niccolò Ghedini, senatore e uno degli avvocati di Berlusconi. Più facile la partita per la successione di Roberto Formigoni. Il Governatore stavolta è intenzionato a lasciare il Pirellone anche perché ha ricevuto ampie assicurazioni di riuscire ad entrare nella squadra di governo. Subito dopo le elezioni, in caso di vittoria del Pdl, si dimetterebbe e le elezioni regionali si dovrebbero svolgere in autunno. Il candidato del centrodestra c'è già ed è Roberto Castelli, l'ex ministro della giustizia. La Lega, infatti, in questi anni ha accettato di restare in silenzio solo perché c'era Formigoni. Ma l'accordo stretto con il Cavaliere prevede che il candidato, in caso di dimissioni del Governatore, sia un esponente del Carroccio. Fra i primi nomi circolati c'era quello di Roberto Maroni, il quale però vuole restare a Roma per fare il ministro (probabilmente all'Interno). Il nome più probabile nel centrosinistra è invece quello di Filippo Penati, attuale presidente della provincia di Milano, il cui mandato è in scadenza a primavera.

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