L'Udc ha un piano impedire a Silvio la maggioranza in Senato

Quello di Casini non è masochismo ma un calcolo tattico finissimo. L'obiettivo del leader centrista è di far incetta di voti nell'area moderata con forte sensibilità cattolica strappandoli al Pdl, e impedire che Berlusconi raggiunga la maggioranza in Senato. A questo punto il Cavaliere sarebbe costretto a larghe intese con l'Udc e a trattare su ogni tema. Non si tratta di una chimera ma di una prospettiva reale tant'è che Forza Italia capito il gioco sta facendo e rifacendo i calcoli e ha esercitato un pressing molto forte sull'Udc. Finora però senza esito anche se tra i centristi ci sono alcuni che sono contrari a uno strappo con Berlusconi. È il caso di Cuffaro e di Vietti che sono per arrivare a un accordo con il Cavaliere. Ieri in una lunga riunione tra Casini e il partito nella sala dell'Hotel Minerva, sono state messe le carte in tavola. L'Udc in sostanza non ci sta a essere trattata diversamente dalla Lega. Se quindi, è il ragionamento del segretario Cesa, il Carroccio ha fatto un accordo con il Pdl «perchè questo non è possibile con noi?». da Forza Italia però obiettano che l'Udc fa parte del Ppe e quindi non c'è motivo per cui non possa confluire nel partito unico. La decisione comunque sarà presa oggi nella direzione del partito. Il tutto, dopo che martedì scorso Casini ha affermato la disponibilità a sostenere la premiership di Berlusconi. Tuttavia, l'Udc sottolinea che, se l'intesa con il Pdl non sarà possibile mantenendo il proprio simbolo, il partito non teme affatto di presentarsi da solo. Ma a quel punto, ragionano i centristi, sarà Berlusconi ad assumersi la responsabilità di aver diviso l'area moderata. E l'Udc è pronto a rimproverarlo al Cavaliere in campagna elettorale. Oggi si prenderà in esame anche la possibilità di tessere un dialogo con la Rosa Bianca di Bruno Tabacci, Mario Baccini e Savino Pezzotta.