Moffa: «Attenti al Prof

«Dicendo che quella di ieri non sarebbe stata una protesta contro il governo, fa delle interpretazioni fuori luogo. Ma come, i suoi alleati sfilano in piazza contro la Finanziaria, contro il welfare...». Lo stesso Prodi infatti ha fatto intendere che ormai è finita. «Da quanto si apprende, anche dai giornali, il premier ora è pessimista. È passato dallo stato di certezza che tutto fosse conciliabile con i suoi alleati, alla certezza che ormai questo sistema non funziona più». Si è arreso? «Guardate che Prodi non è da sottovalutare, è uno furbo. È molto probabile che ha detto ciò per far capire: "ragazzi attenzione che finora sono stato io il collante, ma adesso basta, fine dei giochi: o come dico io o niente". Potrebbe essere la sua ultima carta». Intanto Veltroni resta in attesa. «È evidente che dal giorno in cui è nato il Partito democratico, si è creato un vulnus tra Pd e governo. Non a caso Veltroni ha detto che c'è bisogno di un segno di discontinuità e ha dato al premier otto mesi per fare le riforme. L'atteggiamento del sindaco, e poi anche quello di alcuni ministri come Clemente Mastella, è sintomatico di una fine che anche all'interno della maggioranza è ricercata. In questo panorama il Pd lo considero un fatto positivo per quanto riguarda la politica italiana. Credo sia un investimento per il futuro». Ma? «Ma è altrettanto evidente che è un progetto nato direttamente dall'alto e fatto dai soliti nomi». A proposito di nomi, quanti sono quelli che Berlusconi sta corteggiando? «Beh, io non so a che punto sono e se ci sono delle trattative. So che ci sono senatori che prendono le distanze da Prodi e lui sbaglia a parlare di "governo giù per corruzione", mi sembra una forzatura. Sicuramente ci sono dei colloqui e una strategia per il futuro. Il Senato è insofferente, è un fenomeno di logorazione politica».