Bonaiuti (FI)

Duro il portavoce di Silvio Berlusconi Paolo Bonaiuti. «Piero Fassino chiede riforme in 5 mesi - attacca -, Prodi dice sì ma in 5 anni perché ha paura che gli sfilino prima la poltrona. Cosa potrà uscire con queste premesse dal vertice neo-borbonico di Caserta? Se va bene, la solita "ammuina", altrimenti un'altra scarica di tasse sugli italiani». Critico, ma leggergemente più aperto il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa che, pur sottolineando le premesse «poco incoraggianti», si augura che, quella di Caserta «non sia solo una parata di leader». «I dissensi nella maggioranza - aggiunge - di sinistra centro, su tutte le principali riforme, sono profondi e strutturali e restiamo convinti dell'equazione nuove riforme uguale nuova maggioranza». «In ogni caso, essendo archiviato il Regno delle due Sicilie, il banco di prova del governo non è la Reggia di Caserta ma il Parlamento italiano. E lì - conclude - che lo aspettiamo».