L'anniversario

In occasione del 210° anniversario della nascita della bandiera nazionale (venne adottata il 7 gennaio 1797 come vessillo della Repubblica Cispadana), quest'anno è stato Francesco Rutelli a partecipare alla celebrazione dell'anniversario. Ed è stato proprio il vice presidente del consiglio a individuare il tratto di continuità fra gli ultimi due presidenti della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato ha inviato al sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio un messaggio in cui ha sottolineato che l'anniversario è un momento per celebrare i valori di libertà, democrazia e solidarietà. Un momento «per riflettere - ha spiegato - su come rispondere alle difficili sfide del nostro tempo, mantenendosi nel solco di quei valori». «È compito di tutti far sì che il tricolore, oggi emblema di una realtà nazionale pienamente ed attivamente inserita nel contesto dell'Unione Europea, continui a rappresentare per gli italiani la bandiera di uno Stato aperto alla collaborazione internazionale e vicino ai cittadini, in grado di assicurare ad ogni individuo, ed in primo luogo ai giovani, le migliori condizioni per l'esplicazione delle proprie potenzialità». Un simbolo per tutti, insomma, e che, come ha poi sottolineato Rutelli, «non serva solamente quando vince la Nazionale».