L'appello

Per questo il Capo dello Stato Giorgio Napolitano guarda con attenzione a ciò che sta accadendo. Dopotutto lo aveva detto chiaramente nel suo messaggio di fine anno: «È importante che vi sia più dialogo, più ascolto reciproco, tra gli opposti schieramenti. Non abbracci confusi, ma nemmeno guerre come tra nemici piuttosto che polemiche fra avversari». Ed oggi che i Poli sembrano aver inaugurato una «nuova stagione» il Presidente guarda oltre. «Mi auguro - dice ai microfoni del Gr1- che si vada un po' avanti sulla strada di una maggiore disponibilità al dialogo e alla ricerca di soluzione per alcuni problemi». Ma Napolitano sa che la strada è ancora lunga, per questo, ricordando di avere ricevuto «privatamente e pubblicamente molti apprezzamenti» per le sue parole, non si sbilancia. E a chi vorrebbe strappargli un commento pieno di soddisfazione risponde: «Stiamo a vedere». Nel frattempo il Capo dello Stato continua il suo soggiorno napoletano. Lo fa incontrando i giornalisti presso il Grand Hotel Santa Lucia. Un'occasione per fare il punto su tematiche di attualità come la moratoria sulla pena di morte che l'Italia presenterà all'Onu, ma anche per lanciare un nuovo appello. Un appello affinché nel Sud Italia e nel Paese intero si punti sulla risorsa giovani per ringiovanire e rinnovare la classe dirigente. Napolitano prende spunto dall'incontro con il presidente dell'Unione degli industriali di Napoli, Gianni Lettieri, che gli ha fatto visita in mattinata a Villa Rosebery: «Mi sono incontrato con il presidente Lettieri - racconta -, esponente dinamico dell'imprenditoria napoletana e campana, e abbiamo ragionato su queste risorse di cui Napoli dispone, di cui tutto il Paese dispone». «Bisogna fare in modo che ne scaturisca - conclude - anche un ringiovanimento e un rinnovamento della classe dirigente».