La testimonianza di una dipendente dell'azienda di telecomunicazioni

Poi, a poco a poco, gli altri. Le intercettazioni telefoniche hanno caratterizzato - Mondiale a parte - l'estate calcistica. Ma anche l'autunno si preannuncia piuttosto caldo. Antonio Bove, ex responsabile della sicurezza Telecom e morto suicida il 21 luglio scorso a Napoli - secondo la testimonianza fatta da una dipendente dell'azienda agli inquirenti - le avrebbe richiesto i tabulati telefonici di personaggi legati al mondo del calcio, dello spettacolo e della finanza. Tra gli intercettati ci sarebbero, oltre ad alcuni dirigenti della Juventus dell'epoca, anche procuratori della Gea, dipendenti della Figc e giornalisti. Gli inquirenti della Procura di Milano Nicola Piacente, Fabio Napoleone e Stefano Civardi stanno indagando sulla «Pratica Como» che conterrebbe tutti i contatti telefonici dei personaggi spiati, in entrata e in uscita. A questo punto anche l'azienda telefonica dovrà rispondere dell'operato della propria dipendente. Nei prossimi giorni su questo fronte si attendono ulteriori sviluppi: il mondo del calcio, e in particolar modo l'Ufficio Indagini della Federcalcio, dovrà in ogni modo attendere la chiusura dell'inchiesta della procura milanese prima di poter visionare la documentazione. Il rischio è quello di trovare nei nuovi tabulati telefonici intercettati e tenuti sotto controllo ulteriori collegamenti legati al mondo del calcio. Se così fosse, sarebbe il colpo di grazia per uno sport che ha perso centinaia di migliaia di spettatori. Sim.Pie.