FATICANO decisamente a dileguarsi le polemiche seguite all'iniziativa assunta due giorni fa dall'Ucoii ...

Nei prossimi giorni toccherà al ministro dell'Interno Amato il compito di trarre le conclusioni politiche del caso dopo aver convocato - in mattinata - il Comitato contro la discriminazione e l'antisemitismo per giovedì prossimo, ma soprattutto la Consulta islamica (di cui l'Ucoii fa parte) per il 28. In vista di tale appuntamento, con i partiti della Cdl che hanno chiesto ad Amato di adottare un provvedimento di espulsione per l'Ucoii dimorano, nel centrosinistra posizioni più articolate. Ad animare il dibattito saranno le dichiarazioni degli esponenti della sinistra pacifista che, pur risonoscendo l'inconsistenza storica del paragone operato dall'Ucoii non hanno mancato di sottolineare il carattere a loro avviso «criminale» della politica di Israele, auspicando inoltre la permanenza dell'organizzazione nella Consulta: «Penso che, se Amato dovesse escludere l'Ucoii dalla Consulta islamica - ha spiegato il capogruppo del Pdci alla Camera Pino Sgobio - si tratterebbe di una mossa avventata, operata magari sotto pressione. Di certo il paragone operato dall'Ucoii sui giornali è esagerato. Ma penso che sia possibile, una volta fatta decantare la polemica e far riflettere l'Ucoii su quanto accaduto. Sono convinto che l'uscita dell'Ucoii indebolirebbe l'autorevolezza della Consulta». Ma sul carattere da lui considerato criminale della politica israeliana, la valutazione di Sgobio è chiara e non opposta a quella dell'Ucoii: «È uno schema che non rende giustizia ai palestinesi. Il nazismo aveva in sé una filosofia razzista e malvagia. Altra cosa è sbagliare, commettendo magari gli stessi crimini dei nazisti, non in nome di un'idea razzista ma in virtù di una politica di terrore, come quella degli israeliani. I metodi possono coincidere, ma il nazismo e l'ebraismo sono due cose ben differenti». Sulla stessa lunghezza d'onda il portavoce della corrente di minoranza del Prc «Sinistra critica», deputato Salvatore Cannavò: «Il parallelo con le stragi naziste e quelle israeliane non mi ha mai convinto per due motivi. Il primo è che in questo modo si minimizza ciò che è stata il nazismo e non si pone nella giusta evidenza la complessità della situazione mediorientale». Neanche per Cannavò, inoltre, sarebbe opportune un'estromissione dalla Consulta islamica: «Ho l'impressione - prosegue Cannavò - che l'Ucoii si sia sintonizzata sulla linea dell'estremizzazione dello scontro, introiettando quanto sta accadendo nell'opinione pubblica musulmana dopo l'escalation di violenze da parte di Israele, a Gaza e in Libano». Sempre dalle minoranze interne di Rifondazione arriva il parere del senatore Claudio Grassi, dell'area dell'«Ernesto»: «Storicamente il paragone è assolutamente infondato. Non c'è dubbio che la politica adottata da Israele coi libanesi e coi palestinesi si sia macchiata, negli anni, di crimini gravissimi. Errori come quello dell'Ucoii vanno biasimati ma non devono essere un modo per dimenticare la critica a Israele, che permane fortissima».