Legge Biagi addio, più paletti sul lavoro

E, seppure abbozzato solamente, il ritorno ad un Irpef più progressiva, che sembra aprire la porta ad una modifica dell'ultimo modulo della riforma Berlusconi che aveva ridotto le aliquote sui redditi più alti. Il governo ha delineato nel Dpef non solo la strada per il risanamento finanziario ma anche, seppure senza troppi dettagli, le politiche che saranno attuare per rilanciare l'economia e per migliorare l'equità, con un progetto nel quale appare un'assoluta centralità della famiglia. Ecco le misure principali. Calo cuneo fiscale: Non solo la crescita della competitività delle imprese, ma anche «un aumento sostenibile dei salari reali» dei lavoratori: è questo il duplice obiettivo della riduzione del cuneo fiscale. Il documento, che non indica l'entità della riduzione che sarà attuata già con la prossima manovra, spiega che si punta a premiare le imprese che assumono a tempo indeterminato per «favorire l' inserimento stabile dei giovani nel mondo occupazionale». Cambia legge Biagi: I toni sono sfumati ma, per ridurre il lavoro precario, si parla di una «rivisitazione della legge 30 (la cosidetta legge Biagi, ndr), intervenendo sugli aspetti più critici, a partire da quegli istituti quali il lavoro a chiamata o staff leasing, che possono più facilmente dar luogo a forme precarie di occupazione». Aumentano contributi: È previsto un aumento del prelievo contributivo che oggi favorisce l'occupazione non stabile. L'aumento sarà limitato «ai lavoratori impegnati in collaborazioni a progetto e coordinate e continuative, in associazione a partecipazione e di quelle tipologie di lavoratori che non siano iscritti ad altre forme di assicurazione obbligatoria o che non siano liberi professionisti». Servirà ad alimentare una pensione idonea e ad eliminare il vantaggio contributivo per le imprese che ricorrono al precariato. Verso irpef progressiva: Sul fronte fiscale il governo punta a «recuperare progressività» dell'imposizione. E poichè a ridurla è stata l'ultimo modulo della riforma Berlusconi l'accenno fatto sembra lasciare aperta la porta al possibile superamento del secondo modulo, che ha ridotto le aliquote per i redditi più alti. Per i contribuenti sono in arrivo anche semplificazioni. Casa: Riforma del catasto e riduzione delle aliquote Ici. Fisco penalizza speculatori: Il governo punta ad una «riforma per favorire l'innovazione, la capitalizzazione e l'internazionalizzazione. Il sistema fiscale dovrà sempre più discriminare tra attività speculative e attività produttive». Peso tributario sale nel 2006: La pressione fiscale crescerà quest'anno di 0,6 punti percentuali, salendo dal 40,6% del 2005 al 41,2%. L'aumento è dovuto alla lotta all'evasione. Nel 2007 si torna a scendere, al 41%. Arriva tesserino per edili: Per i lavoratori più a rischio, come gli edili, è in arrivo un tesserino magnetico di identificazione per facilitare i controlli. Norme più stringenti per gli appalti. Travet in pensione, ripartono concorsi: Nei prossimi anni cresceranno «in maniera significativa» i dipendenti pubbliche che vanno in pensione. Così, insieme all'assorbimento dei precari già impegnati nella pubblica amministrazione, è prevista anche «una ripresa dei concorsi». Imprese, cambiano incentivi: Riforma degli incentivi per le imprese per favorire la crescita. Riduzione degli adempimenti burocratici richiesti per gli ampliamenti di impianto. Benzina: Più concorrenza nella distribuzione dei carburanti sarà attuata con norme che saranno confrontate tra governo e Regioni. Famiglia: La famiglia avrà un ruolo centrale nelle politiche del welfare. Famiglie povere: Per le famiglie con i redditi più bassi arriverà un «assegno per i minori», che unificherà gli attuali strumenti di sostegno, vale a dire assegni familiari e deduzioni Irpef per i figli a carico.