Oggi resa dei conti attorno al tavolo

Che, pur accettando le critiche, non si pente del decreto sulla competitività che ha scatenato la reazione dei tassisti. Da Caselle a Napoli, la situazione è gradualmente tornata alla normalità in tutta Italia (salvo gli ultimi fuochi a Genova con uno sciopero spontaneo ieri mattina dalle 5 alle 9) e i taxi hanno ripreso servizio davanti gli aeroporti, le stazioni e nelle città facendo cessare i disagi degli ultimi giorni. In attesa del confronto di questa mattina e mentre resta confermato lo sciopero delle "auto bianche" di martedì prossimo, il ministro ha voluto sottolineare, ieri, davanti all'assemblea della Confcommercio, che alcune delle cose contenute nel provvedimento sono state «ampiamente discusse» negli ultimi dieci anni e «siamo arrivati decine volte sulla soglia di una decisione, poi non se ne è fatto nulla». Se la formula non piace, ha osservato Bersani, se ne può discutere ma «le regole non si concertano. Su tutto il resto, invece, la negoziazione sarebbe necessaria», ha spiegato in un'intervista anticipata dall'Espresso, domani in edicola. Quella dei taxi «non è affatto una liberalizzazione», ed è «la più blanda delle ipotesi» ha ribadito il ministro spiegando che l'obiettivo del Governo è «potenziare un servizio oggi insufficiente» con qualche taxi in più dove occorre, senza danneggiare quelli che già hanno una licenza dando ai Comuni la possibilità di farlo in un modo da garantire il rientro economico dei tassisti. E, richiamando l'ira di alcuni tassisti scatenata mercoledì contro il suo collega Fabio Mussi, il ministro allo Sviluppo economico ha aggiunto: «Dobbiamo vedere se la settima potenza del mondo possa aver dei tassisti in più senza avere dei ministri aggrediti». I tassisti, hanno fatto sapere i loro rappresentanti, hanno accolto positivamente l'apertura per un confronto da parte di Bersani e per affrontare la vertenza ed eventuali modifiche al decreto, secondo il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, bisogna partire da condizioni nuove. Comunque, se servono aggiustamenti - ha detto il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi - ci penseranno il ministro Bersani e i Comuni ma innanzitutto bisogna «far sbollire questa fase che è stata presa un pò troppo male». Ma alla Spezia i tassisti hanno scelto la forma di protesta che possa raccogliere il maggiore sostegno dei cittadini: sabato prossimo corse gratis dalle otto del mattino alle otto di sera all'interno dei confini del comune.