Governo al bivio su una manovra subito

È presumibile che il risultato definitivo arrivi per la fine della settimana prossima a ridosso dell'Ecofin in programma a Bruxelles martedì 7 giugno. Giovedì arriverà un ulteriore elemento utile all'analisi dettagliata che il Tesoro sta coordinando, ovvero il dato sul fabbisogno di maggio e nei primi cinque mesi del 2006. Ad aprile scorso il dato era migliorato di sei miliardi, raggiungendo gli otto miliardi di disavanzo grazie ai tagli alla Finanziaria e al buon andamento delle entrate: nello stesso mese del 2004 il livello era stato di 14 miliardi (34 nei primi quattro mesi 2006, contro i 40,58 del primo quadrimestre 2004). Fino a quando non sarà definitivamente risolta la verifica del rapporto deficit-pil tutte le opzioni per riportare in riga i conti pubblici italiani restano aperte: ovvero se procedere o meno ad una manovra correttiva subito, come iniziano a chiedere le agenzie di rating, sempre più in pressing sul governo, o se avanzare o meno alla Commissione Ue un eventuale soluzione alla tedesca per il rientro programmato del rapporto deficit-pil entro il tetto del 3%, ossia un inasprimento della procedura per deficit eccessivo che, in contropartita, conceda all'Italia un anno in più (fino al 2008) per far scendere il disavanzo entro il parametro fissato a Maastricht.