L'sms del presidente della provincia di Roma: «Mangia il lupo»

Chino sulle «sudate carte» del programma ulivista e circondato dai suoi sette più fedeli collaboratori, nella giornata della sfida televisiva si è concesso solo poche e brevi pause. Per il resto ha «ripetuto» come uno studente che deve affrontare un esame impegnativo. Ma pacato e sereno anche alla vigilia del duello con il suo antagonista politico e fiducioso di riuscire a ripetere il «successo» del '96 e battere ancora una volta Berlusconi «in casa», cioè sul terreno del consenso dei telespettatori. Romano Prodi è rimasto tutta la mattinata nella sede dell'Ulivo in piazza Santi Apostoli e, intorno a mezzogiorno, ha ricevuto il segretario dei Ds Fassino e il leader della Margherita Rutelli. Quindi una puntata a piedi nella sua vicina casa in piazza San Silvestro per un frugale pasto, fermandosi durante il tragitto per rispondere con un sorriso agli incoraggiamenti dei passanti, che gli hanno rivolto il loro «in bocca al lupo» per l'imminente incontro-scontro (il presidente della provincia di Roma Gasbarra gli ha inviato un sms che diceva: «Professore, mi raccomando, mangia il lupo...».). Infine, di nuovo a piazza SS. Apostoli e di nuovo al lavoro sulle schede che riguardavano soprattutto argomenti di «estrema attualità», come gli incidenti di Milano e il «Laziogate» o l'approfondimento di temi già affrontati, quali i dati Istat sulla crescita zero del Paese durante il quinquennio berlusconiano. Il Professore tornato studente ha dovuto anche imparare a memoria una serie di dati, visto che in studio non sono consentiti appunti e documenti di supporto. Ma la sua memoria, fanno sapere i collaboratori, è «ben allenata». Silvio Sircana, il suo «consigliori» massmediologico, gli ha dato qualche semplice suggerimento: sguardo in camera, comunicabilità, serietà, pacatezza. In serata Prodi si è concesso uno spuntino a base di frutta di stagione, quindi qualche minuto di relax su un divano e, alle 20,15 precise, è arrivato (per primo) in via Teulada. «Tranquilli, ho già battuto Berlusconi dieci anni fa», ha ripetuto ai suoi assistenti prima di entrare in studio.