Prodi-Berlusconi i confronti martedì e il 3 aprile

Il primo sarà moderato dal direttore del Tg1 Clemente Mimun, il secondo da Bruno Vespa. Nei due confronti le domande saranno fatte da Roberto Napoletano, direttore del Messaggero, e Marcello Sorgi, editorialista della Stampa. Per gli altri tre confronti tra i leader, previsti dal calendario approvato dalla Commissione di Vigilanza, i nomi dovranno essere scelti scelti di comune accordo tra le parti e col conduttore. Quanto alle conferenze dibattito tra gli altri leader, che si svolgeranno sempre su Raiuno dalle 21 alle 22,30, Mimun modererà quelle del 15 e del 22 marzo, Vespa il confronto del 29 marzo. Stabilite anche le regole del confronto: non ci sarà alcuna domanda dai moderatori Mimun e Vespa, ma sarà dato spazio agli interrogativi posti dai giornalisti individuati dagli stessi Berlusconi e Prodi. Inoltre niente «tifosi» in studio, che sarà il più asettico possibile. Niente pubblico e leader seduti — Berlusconi e Prodi saranno seduti e così anche i due giornalisti (che secondo il regolamento della Vigilanza vanno estratti a sorte da due elenchi di tre cronisti individuati da entrambi i leader ma che potrebbero essere già stati concordati); il moderatore starà invece in piedi, con un occhio all'orologio, ben visibile in studio, per imporre il rispetto dei tempi. Domande e risposte — Le domande — poste dai due giornalisti e non dal moderatore, identiche per i due leader — avranno una durata massima di trenta secondi, le risposte di due minuti e mezzo. Sarà un'estrazione a sorte a stabilire a chi tocca rispondere per primo, che automaticamente risponderà per secondo alla seconda domanda, e così via. Dopo le due risposte a ciascun quesito, sarà ammessa un replica di un minuto al massimo e un'eventuale controreplica, rigorosamente della stessa durata. Inquadratura fissa e niente bigliettini — L'inquadratura spetterà sempre e soltanto a chi sta parlando: le telecamere non potranno dunque «spiare» le reazioni sul volto della controparte. Il regista sarà deciso dalla Rai e probabilmente potrà avvalersi della consulenza di registi di fiducia dei due leader. Berlusconi e Prodi non potranno portare con sè cartelline con fogli, disegni, appunti o grafici illustrativi: insomma, dovranno rispondere a braccio. Le conclusioni — L'ultimo round sarà libero: il Cavaliere e il Professore avranno dunque a disposizione due minuti e mezzo finali per trarre a proprio piacimento le rispettiva conclusioni. Il leader che ha parlato per primo avrà diritto a concludere per ultimo. L'ordine degli interventi sarà invertito nel match successivo, previsto il 3 aprile.