Legge Pecorella, in arrivo le modifiche

Alcune limature alla parte riguardante la Cassazione che, per l'Udc, sono «irrinunciabili». Tanto che i centristi, con la responsabile Giustizia, Erminia Mazzoni, fanno sapere di avere in serbo una serie di emendamenti sull'argomento, ma che, con tutta probabilità, alla fine potranno essere «siglati da tutta la Cdl». D'altra parte Forza Italia tiene moltissimo a questo provvedimento, definito «sacrosanto» dallo stesso premier Silvio Berlusconi e, proprio per questo, alla capigruppo sulla proroga dei lavori parlamentari, ha chiesto e ottenuto di far inserire in calendario il provvedimento il 30 gennaio per incardinarlo e renderlo a prova dell'ostruzionismo dell'opposizione. La Lega, pur non essendo particolarmente attaccata alla legge Pecorella, si adegua e ne approfitta per batter cassa su altri provvedimenti più sentiti come la legittima difesa o la pdl sui reati d'opinione. L'accordo nel centrodestra sull'inappellabilità e sullo slittamento dello scioglimento anticipato delle Camere, in effetti, sembra rientrare in un quadro più complessivo che prevede l'approvazione per il Carroccio, appunto, di questi due provvedimenti, come per An dello stralcio del ddl Fini sulla droga inserito nel decreto sulle Olimpiadi o il riordino delle forze armate o per l'Udc del decreto sulla pubblica amministrazione carissimo al ministro Mario Baccini. L'Unione, naturalmente, promette le barricate. Domattina alle 9 è prevista una riunione dei membri del centrosinistra in II commissione che metteranno a punto la strategia di opposizione al testo. «Non sappiamo ancora - spiega il diessino Francesco Bonito - quanti emendamenti presenteremo, ma l'ostruzionismo è garantito». Un ostruzionismo che, però, come spiega lo stesso esponente della Quercia, sarà gioco forza limitato. La Cdl, in effetti, sembra aver fatto bene i suoi conti calendarizzando la discussione generale del testo in Aula il 30 gennaio. Il 31, in effetti, si avvierà l'esame, e poi, se l'opposizione, come prevedibile, farà ostruzionismo, si potrà ricorrere alla formula dell«apprezzate le circostanze e, già dal giorno successivo, con il cambio del mese, il provvedimento potrà essere votato con i tempi contingentati. Una prima vittoria, però, l'Unione ieri l'ha ottenuta, facendo inciampare la Cdl sulla circoscrizione della materia da esaminare. Il presidente della commissione, l'azzurro Gaetano Pecorella, all'ufficio di presidenza, aveva infatti proposto di escludere dal riesame del testo due articoli della norma, il 3 e il 5, non toccati dai rilievi del Colle. Sulla proposta, però, complici le assenze, specie in An, la maggioranza è stata battuta e così l'esame si concentrerà su tutto il testo, così come gli emendamenti il cui termine è stato fissato per domani alle 13. «Poichè si tratta di una riforma parziale e inopportuna - attacca la diessina Anna Finocchiaro - come è stato sottolineato anche dal presidente della Repubblica, riteniamo sia necessario riconsiderare l'intera legge. La maggioranza, evidentemente, non riteneva di dover difendere la propria posizione in commissione e così l'opposizione è diventata maggioranza...». Insomma, da qui al 30 gennaio la guerra è aperta.