Billè lascia, reggenza al suo vice Sangalli

Fa autocritica Sergio Billè in una lettera all'assemblea affollatissima della Confcommercio che ha ascoltato ieri attenta le parole del presidente autosospeso lette, in sua assenza, dal vicepresidente vicario Carlo Sangalli. Ed è a quest'ultimo che i circa 200 delegati per un totale di 7.000 voti, hanno deciso di affidare la reggenza della potente confederazione dei commercianti nella delicata fase di transizione, per arrivare entro 90 giorni al rinnovo delle cariche. «È iniziato il nuovo corso per questo palazzo, noi non siamo i frondisti ma i ripulitori», è il commento di Giovanni Bort, presidente dell'Ascom di Trento, esponente dell'ala contestatrice, uscita vittoriosa dal confronto. «Abbiamo interpretato l'autosospensione di Billè come atto di dimissioni», gli ha fatto eco il presidente dell'Ascom di Parma, Ugo Margini, al termine di un'assemblea-fiume durata 6 ore, con una breve pausa di 10 minuti e che ha segnato la fine dell'era Billè, per 10 anni alla guida della confederazione di piazza Belli, travolto dai rapporti con i «furbetti del quartierino»: Billè è indagato dalla procura di Roma per appropriazione indebita nell'inchiesta sull'uso personale di fondi dell'associazione, per la sua gestione del «fondo del presidente». I magistrati hanno messo i sigilli al palazzo di via Lima a Roma acquistato per 60 milioni di euro (39 anticipati) dall'immobiliarista Ricucci il quale, ieri, nelle stesse ore dell'assemblea, era in procura per dichiarazioni spontanee nel quadro dell'inchiesta. La lettera di autocritica di Billè, nella quale ha tuttavia rivendicato le azioni positive compiute, è suonata come un commiato ai delegati che in sei ore hanno messo a punto la strategia per il dopo-Billè, dando la reggenza dell'associazione al vicario Carlo Sangalli, anch'egli indagato nella stessa inchiesta in cui è coinvolto Billè. Sangalli ha chiesto di essere coadiuvato da una struttura di dirigenti e sarà affiancato dai sei vicepresidenti: Umberto Paolucci, Franco Pecorini, Ferruccio Dardanello, Giovanni Cobolli Gigli, Bernabò Bocca, Fabrizio Palenzona. L'organismo assembleare ha fissato un punto fermo: l'assemblea straordinaria per eleggere il nuovo presidente e i nuovi organismi dovrà tenersi entro 90 giorni, come previsto dallo statuto dell'associazione. Altro punto nodale, il contestato fondo del presidente e il bilancio preventivo del 2006. L'assemblea ha deciso di rinviare l'approvazione del bilancio 2006, all'ordine del giorno ieri, a nuova data, entro il 31 gennaio prossimo.