Il fisco di Berlusconi piace anche a Prodi e signora

Difficoltà di comunicazione in famiglia? Proprio nel desco casalingo il povero Prodi trova la prima tifosa di Berlusconi e delle sue politiche fiscali che lui vorrebbe cancellare con un colpo di spugna? Mica tanto. Un po' perché i Prodi sono una coppia unita, anche politicamente, come poche altre. Un po' perchè gli affari di quella Aquitania nel cui capitale risulta la signora Flavia insieme a una società bolognese di consulenza, la Simbuleia (il cui azionariato è protetto da una fiduciaria), sono ben noti anche al Prodi politico. Quella partecipazione prima di essere di Flavia era intestata fino al 2002 a una società di consulenza pariteticamente intestata ai Prodi, la Ase srl. Una piccola società, assai nota al centrosinistra. Fu proprio la Ase nel 1999 il primo sponsor privato dell'allora movimento dell'Ulivo, cui condonò alcune fatture per prestazioni effettuate a titolo di finanziamento. Non una gran cifra, ma comunque qualcosa come 55 milioni di lire dell'epoca. La Ase srl, ora chiusa, fu fondata il 2 marzo 1990, quando avanti al notaio bolognese Carlo Vico si sono presentati per la costituzione il commercialista di fiducia della famiglia Prodi, Piero Gnudi (che avrebbe ospitato poi nel suo studio bolognese di via Castiglioni 21 la sede sociale della srl) e un altro commercialista amico, il bolognese Romano Conti. Il suo primo vero anno di attività è stato il 1991, in cui, secondo la relazione depositata in tribunale dalla signora Franzoni, «sono stati svolti importanti incarichi di ricerca e consulenza affidatici da operatori economici molto noti a livello internazionale, che sono stati portati a compimento con risultati soddisfacenti». Una formula di rito che sarebbe apparsa anche nelle relazioni degli anni successivi. Con una piccola, ma significativa differenza: gli incarichi di consulenza non venivano più girati da operatori internazionali, ma da società pubbliche e private «molto note a livello nazionale». Poi la chiusura delle attività anche dopo le prime polemiche sui possibili conflitti di interesse con la carriera politica e istituzionale di Romano Prodi. Franco Bechis