Servizio tate al convegno delle donne

Che pesando ai bisogni delle donne. Così al convegno-manifestazione del Partito Donne d'Europa che stamani si apre al teatro quirino c'è anche uno spazio baby, per chi vuole partecipare alla riunione politica e non sa a chi lasciare i bambini. Una sorta di nursery con baby sitter specializzate allestito nel foyer. Ed è a disposizione anche dei padri single. Il Pde vuol essere «un grande schieramento femminile trasversale ed etico, che metta alla prova l'effettivo impegno delle donne schierate nei partiti a leadership maschile di lavorare in autonomia per un parlamento di genere». All'indomani del fallimento delle quote-rosa, la segretaria del Partito Donne d'Europa, Adriana Padovano Spano e la presidente Daniela Pastore, lanciano un appello a parlamentari e rappresentanti della società civile affinchè aderiscano «al primo partito italiano a leadership femminile, che nel rispetto dell'art 51 della Costituzione candida nelle liste elettorali il 70 per cento di quote rosa contro il 30 di quote azzurre». Per fare questo si sono date appuntamento alle 10, al teatro Quirino di Roma dove si svolgerà il convegno dal titolo: «La riduzione del potere femminile in ambito politico, economico e letterario nell'Italia del domani», con Rosanna Cancellieri come moderatrice. Testimonial, fra gli altri, Franca Valeri, Claudia Koll, Ida Di Benedetto, Eleonora Brigliadori. Tra gli ospiti: Angela Finocchiaro, Tina Lagostena Bassi, Cinzia Dato, Luciana Sbarbati, Alessandra Mussolini, Rita Capponi, Carla Mazzucca, Carlotta Ercolino, Paola Pitagora, padre Justo Lacunza, Mario Segni, Antonio Di Pietro e Ferdinando Imposimato. L'appuntamento è in via M.Minghetti 10. Alle 16, il Pde si sposterà in piazza Augusto Imperatore per una manifestazione sull'articolo 51, per la raccolta di firme. Giorni fa il Pde ha aderito all'appello firmato da Tina Lagostena Bassi, diramato dal Comitato di pressione per le leggi paritari, presieduto da Rita Capponi. Sarà presente anche Angelica Calò Livne, candidata al Nobel «1000 donne per la Pace».