«Solo uno su quattro dei loro ha votato»

La sinistra è stata grande a inventare anche una vittoria quando non c'è per niente da festeggiare». Franco Zeffirelli, regista ed ex senatore di Forza Italia, intellettuale e voce fuori dal coro, attacca: «Sono letteralmente trasecolato». Per che cosa, senatore? «Per la baldoria che fa la sinistra per il suo presunto trionfo nella pagliacciata delle primarie di casa loro». Addirittura? Pagliacciata? «Senta, prendiamo per buoni i dati che danno loro. Devo immaginare che neanche nell'Unione si aspettavano quei miseri tre o quattro milioni che li hanno votati. Che, ripeto, sono il 25% dei loro stessi elettori. Appena il 10% del totale di quelli italiani. E come la mettiamo con il resto dell'elettorato? Non vogliamo pensare a quel 90% che non ha votato?». E secondo lei come voterà? «La sinistra canta vittoria, come se avesse vinto alle Politiche. A me pare una cosa assurda. Possibile che non balena a nessuno per la mente che i numeri e le previsioni potrebbero essere diversi quando quel 90% si recherà alle urne?». Ma anche il centrodestra non ha contestato i risultati del voto, che cosa ne pensa? «Mi meraviglia anche quest'aria di scoramento. Tutti che abbassano la testa, una risposta flebile. E pure Berlusconi, soltanto una battutina. Ma sono impazziti? Ma che gli ha preso alla Casa delle Libertà? Dovrebbero essere felici e galvanizzati per questo risultato». Ma non le hanno fatto impressione quelle file davanti ai seggi? «No, ma quale impressione. Se avessero votato sei o sette milioni di italiani, allora prenderei in considerazione il risultato». Prodi ne esce rafforzato? «Rafforzato? E come si fa a rafforzare Prodi? Impossibile. Balbetta, non sa che dire, parla e nessuno lo ascolta, è fiacco, flaccido. Non è possibile nemmeno fare un paragone con Berlusconi, un uomo che sa decidere, scegliere, governare. Guardi, tutta questa pagliacciata è servita alla sinistra nell'operazione che lr riesce meglio». E cioè? Quale? «Inventare un'icona, una figura. E ci sono riusciti, non c'è che dire. Anche stavolta hanno preso un signor nessuno e lo hanno fatto diventare qualcuno. Prodi è un bluff. Come Benigni». Benigni? «Sì, Roberto Benigni. È uscito il suo film e non c'è stata nemmeno una critica. Non dico negativa, ma neanche un lieve appunto. E che sarà mai! mi dicono che non sia un grande film, ma le pare normale che non ci sia nemmeno una voce fuori dal coro? È ridicolo, perché basta varcare i confini nazionali e gli americani non l'hanno nemmeno voluto. Anche Benigni è un bluff». Un bluff? «Un bluff nazionale. Ma l'altra sera il telegiornale gli ha regalato sette minuti per farsi pubblicità e dire scempiaggini, stupidaggini di ogni tipo. E noi paghiamo la tv pubblica per sentirci questo signore che va in uno spazio di informazione a dire che Berlusconi si è dimesso. Meno male che c'era il regime...» F. D. O.