«Basta viaggi dei Comuni al Columbus day»

Lo ha detto ieri a Verona il presidente di An Gianfranco Fini sottolineando che «si tratta di una manovra socialmente indolore che non deprime in alcun modo lo sviluppo economico perchè si è trattato della riduzione di spese della pubblica amministrazione, tagli che non incidono minimamente sui servizi ai cittadini». Fini ha ricordato che era «fondamentale tagliare i costi della politica: ce ne sono di assurdi, basti prendere ad esempio le costose trasferte al Columbus Day di Comuni, Province, Comunità Montane». Fini ha chiesto alle amministrazioni locali di «tagliare le spesi inutili e comportarsi in questo momento di difficoltà economica per il Paese, come un buon padre di famiglia». Il vicepremier ha ribadito il proprio no al taglio delle spese sociali ma ha invitato «tutte le amministrazioni locali a fare il proprio dovere». Poi ha parlato dell'etica nella politica e della necessità «di fare politica per passione, per impegno. Fini ha attaccato i grandi gruppi industriali, «che simpatizzano per Prodi» perchè nel passato «si socializzavano le perdite e si personalizzavano gli utili». Inoltre il Professore consentiva di «tenere in piedi aziende decotte». Secondo il presidente di An, invece, «la politica del governo, grazie alla destra, ha permesso le condizioni perchè le piccole imprese siano in grado di crescere». Per quanto riguarda le condizioni economiche dell'Italia, Fini ha ammesso che «è certamente un momento difficile ma lo è per tutta l'Europa. Non è solo colpa - ha puntualizzato - dell'euro, della minaccia terroristica o dell'arrivo della Cina, ma perchè tutto l'occidente dopo una fase di espansione, è entrato in una fase di stagnazione con punti di recessione. Il governo - ha concluso ha tenuto la barca in fase di galleggiamento con qualche successo». Il vicepresidente del Consiglio ieri si è recato anche a Trieste con il tir di Alleanza nazionale, e ha parlato davanti ad alcune centinaia di persone in piazza della Borsa, a poche settimane, era l'8 ottobre, dalla puntata triestina del tir di Romano Prodi. Durante il suo intervento, Fini si è soffermato sulla riforma del lavoro, assicurando che la legge intitolata a Marco Biagi ha fatto crescere l'occupazione, mentre sullo stesso versante altri grandi Paesi europei, ha affermato, sono in difficoltà. «Negli anni 2000 -ha ribadito il vicepremier- l'alternativa è: o flessibilità o lavoro nero».