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Il governo taglia di un punto il costo del lavoro

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L'intervento riguarderà i contributi sociali versati dagli imprenditori dal primo gennaio 2006

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Rimane infatti la diversità di impostazione tra l'Udc, che chiede misure strutturali per la famiglia, e il ministro Tremonti, che propone piuttosto dei bonus per i bambini o per gli anziani con pensioni al minimo. Domani pomeriggio in ogni caso Tremonti illustrerà in Senato la Finanziaria e ci si aspetta che preannunci le linee del maxi-emendamento. Tra i punti più importanti della nuova manovra c'è senza dubbio la riduzione di un punto percentuale del costo del lavoro. In particolare, l'intervento riguarderà i contributi sociali versati dai datori di lavoro a partire dal 1° gennaio 2006. In base a quanto si legge nella finanziaria varata dal Consiglio dei ministri, lo sgravio agirà in primo luogo sull'aliquota contributiva per gli assegni del nucleo famigliare. Per quanto riguarda poi i parlamentari, il taglio del 10% degli stipendi verrà esteso anche ai sottosegretari, alla magistratura ordinaria e amministrativa e ai componenti del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. Nel testo, si precisa inoltre che, a partire dal 1° gennaio del prossimo anno e per un periodo di tre anni, ciascuna amministrazione non può stipulare contratti di consulenza che nel loro complesso siano di importo superiore rispetto al totale dei contratti stipulati al 30 settembre 2005. Tagli quindi anche alle consulenze d'oro. Per quanto riguarda l'Irpef, la clausola di salvaguardia introdotta con la riforma verrà estesa anche per il 2006. In arrivo anche un fondo per le adozioni internazionali, uno contro lo sfruttamento sessuale e l'abuso sessuale dei minori. In sostegno alle adozioni internazionali è autorizzata infatti la spesa di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2006, 2007, 2008, mentre per gli abusi sessuali dei minori verranno stanziati 6 milioni di euro nel triennio. Per la tutela della pubblica sicurezza nel 2006 arriveranno invece 200 milioni di euro. Altri 100 milioni verranno destinati alle «esigenze infrastrutturali e di investimento delle forze dell'ordine». Tra l'altro, sempre sul fronte della pubblica sicurezza, la manovra prevede 2.500 nuove assunzioni di cui 1.500 dedicate alla polizia di Stato. Sulle ristrutturazioni edilizie, per il 2006, ritorna l'Iva agevolata al 10% sui materiali edili. Confermato anche lo sgravio Irpef del 36% per i lavori sulle abitazioni. Passa invece da 1,2 a 1,140 miliardi il fondo famiglia e solidarietà previsto dalla finanziaria 2006. Mentre il fondo per le missioni di pace si attesterà nel 2006 a un miliardo di euro. Il centrosinistra ieri ha gridato allo scandalo. «Questa finanziaria è infame, selettiva. La maggioranza non l'ha elaborata in modo casuale: riducendo i fondi agli enti locali si vuole dire che pagano cara l'adesione al Centrosinistra», ha detto Prodi a Palermo. Bisogna fare «meno strumentalizzazioni e più proposte politiche per correggere la manovra», ha risposto il ministro Gianni Alemanno (An), mentre secondo Sandro Bondi (Fi) «Romano Prodi conferma di essere un avventuriero, un disperato che vede franare il suo potere personale e che è disposto a tutto pur di perseguire i suoi obiettivi politici personali».

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