COMMISSIONI PARLAMENTARI

Giorgio La Malfa e Paolo Romani lasciano infatti la presidenza, rispettivamente, della Finanze e della Trasporti della Camera, in quanto passati al ruolo di ministro per le Politiche comunitarie e di sottosegretario alle Comunicazioni. Due esponenti di Forza Italia sono in corsa per sostituirli. Alla guida della Finanze dovrebbe andare l'ex ministro per le Attività produttive Antonio Marzano. Non è un avvicendamento di poco conto, visto che di fatto va via da una commissione strategica un nemico convinto del governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio, entra invece un suo sostenitore. È un avvicendamento importante anche perchè il disegno di legge sul risparmio, che contiene diverse norme che riguardano via XX settembre, dovrà fare ancora un passaggio a Montecitorio. Sembra fuori discussione la nomina di Angelo Sanza, cossighiano nelle fila di Forza Italia, alla guida della commissione Trasporti. Avvicendamento anche all'interno del Comitato parlamentare di controllo dei Servizi segreti: lascia il vicepresidente Pasquale Giuliano, di Forza Italia, nominato sottosegretario alla Giustizia. Dovrebbe succedergli naturalmente un altro esponente azzurro, Francesco Nitto Palma. Sempre Giuliano libererà la poltrona di presidente del Consiglio di Garanzia, organo politico-amministrativo di palazzo Madama. All'interno di altre commissioni dovranno poi essere sostituiti membri chiamati a ricoprire incarichi di governo, come Mario Landolfi. Potrebbe sostituirlo Italo Bocchino, anche se il collega di partito Alessio Butti tiene a sottolineare: «In vigilanza ci attende un periodo di fuoco, è necessario che il prossimo membro sia di peso e soprattutto che sia uno molto presente». Ma in vigilanza Rai c'è da risolvere anche il problema di Paolo Romani, anche lui trasmigrato al governo. Da sostiuire nelle commissioni anche Gianfranco Conte, Federico Bricolo e lo stesso Romani, componente della Vigilanza Rai.