«Leggi razziali, la nostra vergogna»

Lo ha detto il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini parlando prima del concerto organizzato a Montecitorio per la giornata della memoria. Casini parla della shoah come del «male assoluto», «il buio della ragione». «Sono trascorsi sessant'anni dall'abbattimento dei cancelli di Auschwitz — dice il presidente della Camera — e in questo lungo tratto di strada il mondo si è confrontato giorno dopo giorno con la tragica realtà dello sterminio: una realtà senza precedenti nella storia dell'uomo e talmente opposta all'idea stessa di umanità da restare a lungo senza un nome suo proprio». «Quel nome — prosegue Casini — è stato trovato: Shoah evoca oggi nelle nostre coscienze l'idea del male assoluto, il buio della ragione, il fondo dell'abisso in cui il furore ideologico può far sprofondare l'essere umano». Per il presidente della Camera, però «non possiamo illuderci perché troppo grande è stato l'orrore e troppo profonda la ferita inflitta al corso della storia». «In realtà — aggiunge — grava ancora su tutti noi una responsabilità che, con il passare del tempo, si fa più intensa e più pressante: continuare sempre a cercare forme e parole nuove per raccontare ciò che è accaduto, in modo da orientare con sicurezza i passi di chi ci seguirà nel nome del primato delle ragioni dell'uomo». «Dobbiamo farlo — conclude — tanto più oggi, a fronte di segnali inquietanti che si levano dall'Europa e che ci danno la misura di quanto ancora l'ignoranza e il pregiudizio alimentino il razzismo e l'antisemitismo».