Ma Formigoni insiste: «La mia è una scelta vincente»

Nonostante una larga parte di Forza Italia e la Lega siano contrarie a questo progetto, il presidente della Lombardia è deciso a portarlo avanti e anche l'altra sera nell'incontro ad Arcore con Silvio Berlusconi ha spiegato, per oltre due ore, la necessità di una svolta nella Casa delle Libertà che rappresenti una novità. Formigoni all'uscita da Villa San Martino ha parlato di «incontro costruttivo anche se non risolutivo» e che «come sempre quando Berlusconi e Formigoni si incontrano le cose funzionano positivamente». Nonostante l'altolà di Calderoli, che boccia anche un eventuale lista civica a sostegno della Cdl ipotizzata da Sandro Bondi (che è contrario alla Lista del Presidente), sembra insomma che la partita sia ancora aperta. In questo senso non sarebbe da escludere un nuovo incontro tra Berlusconi e Formigoni che da giorni non si stanca di spiegare ai suoi interlocutori l'utilità della lista che sarebbe in grado di raccogliere consensi dei delusi del centrodestra e del centrosinistra riportando così nella Cdl i possibili astensionisti. Nel colloquio Formigoni ha insistito molto con Berlusconi sull'utilità delle liste dei governatori che possono allargare il blocco sociale nato nel 1994. Ma il più contrario sembra proprio il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi: «La scelta di non presentare liste che rechino il nome dei candidati indicati dalla Casa delle Libertà alla Presidenza delle Regioni è una scelta assoluta e definitiva di Forza Italia, condivisa dalle altre forze politiche della Casa delle Libertà. Diversa è l'eventualità della presentazione di liste civiche regionali, che scelgano autonomamente di sostenere il candidato della Cdl alla presidenza della Regione». Intanto il coordinamento regionale di An si riunirà domani pomeriggio in un hotel di Milano per discutere la situazione per quanto riguarda le elezioni regionali. Il coordinamento sarà preseduto da Ignazio la Russa. Fino ad oggi An ha evitato di schierarsi nella contesa. I sostenitori del progetto di Formigoni, contestano a Berlusconi e al resto della Cdl di avere consentito a Francesco Storace di costituire nel Lazio la sua lista e chiedono per quale motivo il governatore lombardo non potrebbe fare altrettanto. «Nel Lazio — ha spiegato nei giorni scorsi La Russa — abbiamo deciso di fare la Lista con Storace. Non abbiamo voce in capitolo per dire che non si possa fare quella di Milano. Rispettiamo quelle che saranno le scelte di Berlusconi e di Formigoni».