Regionali, Prodi rinvia il vertice

Ieri sera, dopo avre incontrato prima Piero Fassino e poi Marini, il leader del centrosinistra ha affidato a un comunicato dell'ufficio stampa la sua decisione. «Con una serie di colloqui ed incontri con i rappresentanti delle forze politiche dell'Alleanza, Romano Prodi ha proseguito oggi il lavoro preparatorio delle prossime elezioni regionali. In attesa di concludere questo lavoro con l'indicazione delle ultime candidature per la presidenza delle regioni, il Presidente Prodi — conclude la nota — ha deciso di aggiornare la riunione del comitato esecutivo dell'Alleanza prevista per domani mattina». Dunque resta, al centro delle discussioni tra i leader del centrosinistra, la vicenda delle candidature per le regionali. Un nodo che riguarda ormai due sole situazioni: quella in Puglia, dove Rifondazione Comunista vuole candidare Niki Vendola, e Bertinotti ne ha fatto ormai una questione di fedeltà alla coalizione, e quella in Basilicata, dove l'Udeur rivendica un suo candidato. E proprio quest'ultima vicenda pare la più spinosa. Specialmente dopo quello che è successo mercoledì alla Camera con Clemente Mastella, duramente insultato dai suoi stessi alleati. Secondo alcuni Prodi avrebbe deciso di prendere ancora tempo proprio per cercare di trovare una soluzione. Anche perché voci sempre più insistenti vorrebbero Mastella tentato dal centrodestra che gli avrebbe offerto la possibilità di candidarsi in Campania contro Bassolino. Ma in fibrillazione nel centrosinistra ci sono anche i Verdi. «Sono certo che Prodi saprà proporre, se non direttamente dei nomi, un metodo partecipativo per superare le empasse in Lombardia, Puglia, Basilicata e a Venezia — ha commentato ieri il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio — Certo preferirei che domani Prodi potesse indicare una soluzione a noi gradita, come il candidato presidente dei Verdi in Lombardia. Carlo Monguzzi infatti ha tutt'oggi risulta essere il candidato più popolare in quella regione. Ma comprendo le difficoltà di fronte a tentennamenti e veti. Mi aspetto quindi che almeno si accolga la richiesta di primarie che da mesi avanziamo con l'appoggio delle migliaia di cittadini che hanno sottoscritto la nostra posizione. Mi sembrerebbe utile che anche in Puglia e Basilicata se non si sciogliesse il nodo dei nomi si definisse almeno un metodo di ampia partecipazione. Anche a Venezia per superare l'empasse è utile arrivare alle primarie».