LONTANI GLI ANNI DEI SUCCESSI MANAGERIALI DI LUCA

Tanto che lo stesso Silvio Berlusconi nel momento più nero della crisi della Fiat aveva suggerito alla famiglia Agnelli l'uomo-simbolo del successo manageriale: il manager Luca Cordero di Montezemolo, numero uno della Ferrari. A Maranello invece in questo 2004 il rosso è diventato il colore unico. Quello tradizionale dei modelli. Quello dei successi in pista di Michael Schumacher. Ma, ed era il rosso che si sarebbe volentieri evitato, anche quello dei conti della ex perla della galassia Fiat. La Ferrari 2004 non è più sinonimo di successo. L'eccesso di impegno di Montezemolo forse si riverbera anche nel conto economico della sua creatura più riuscita. Basta dare una scorsa ai conti dei primi nove mesi della galassia del gruppo Fiat per avere la sorpresa imprevista. Dal primo di gennaio al 30 settembre 2004 la Ferrari-Maserati è in rosso di 57 milioni di euro, e insieme all'auto tradizionale è l'unica divisione del gruppo a risultare in perdita operativa. Rispetto al 2003 però mentre Fiat Auto riesce a ridurre sensibilmente le perdite, la rossa di Maranello le vede esplodere, incrementate dell'800 per cento. Cresce ancora il fatturato, ma nel terzo trimestre (dove si sono recuperati due milioni di margine: la perdita del primo semestre ammontava a 59 milioni di euro) la Ferrari è il settore a più bassa crescita dentro il gruppo, e il suo trend si è dimezzato rispetto al semestre precedente. Anche il risultato rispetto all'anno precedente è il più negativo fra i settori del gruppo, ed è comunque l'unico a peggiorare insieme a quello della divisione business solutions. Nel bilancio Fiat poche righe per commentare i risultati un po' deludenti di Maranello, e quasi nessun cenno alla perdita operativa. Si spiega infatti come il terzo trimestre si sia chiuso «con ricavi pari a 322 milioni di euro, superando dell'8,4 per cento i volumi dello stesso trimestre del 2003 per l'incremento delle vendite del vecchio marchio Maserati, che ha potuto contare sul successo riscosso dalla nuova Quattroporte, mentre i modelli Coupé e Spider hanno risentito delle difficoltà dello scenario competitivo. Il marchio Ferrari ha invece presentato un rallentamento collegato al phase out del modello 360 Modena, in parte compensato dal contributo positivo fornito in particolare dalla 612 Scaglietti. Il lancio della nuova F430 è stato l'evento saliente del trimestre». Quanto al risultato operativo negativo dei primi nove mesi, l'unica spiegazione è condensata in due righe: «A fronte dle miglioramento», viene scritto nella relazione di accompagnamento al terzo trimestre del gruppo Fiat; indotto dai volumi, il settore ha ancora dovuto fronteggiare il negativo impatto dei cambi e delle maggiori spese di ricerca e sviluppo per i nuovi modelli». Chris Bonface