Forza Italia, nessuna corrente tanti protagonisti
Una sana competizione regna tra gli «emergenti», ma il Cavaliere non vuol sentire parlare di «leader» regionali
Forza Italia apre oggi ad Assago il secondo congresso nazionale che si concluderà sabato con l'intervento conclusivo del premier Berlusconi che parlerà anche oggi in apertura dei lavori. Un appuntamento che non è solo politico, ma vuole essere anche mediatico. Perché lo slogan scelto per "battezzare" il congresso deve risultare anche nel pieno del suo significato: «Il Contratto con gli italiani -Gli impegni mantenuti». Un'assise senza divisioni interne, ma con una sana concorrenza. Il partito sorto 10 anni fa dall'intuizione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha mantenuto intatte le caratteristiche originarie, modificando alcuni aspetti della propria vita organizzativa interna, ma senza che nel corpo del partito siano sorte delle correnti. L'unica eccezione è rappresentata dal tentativo del gruppo appartenente al vecchio Pli che, all'inizio del 2003 formò l'associazione «Liberalismo popolare» che non ebbe particolari fortune. Accanto al gruppo dei due coordinatori nazionali del partito Sandro Bondi e Fabrizio Cicchitto vi sono numerosi esponenti politici emergenti che avranno un ruolo di grande rilievo nel futuro del partito. Silvio Berlusconi non vuole sentire parlare di leader regionali, di gruppi regionali perché ha sempre pensato che il partito avrebbe corso il rischio di diventare una macchina burocratica come i Democratici di sinistra con tutti i vizi che derivano da questo limite. Per questa ragione nel partito sono spariti i cosiddetti «Blocker», che limitavano l'afflusso di nuove figure all'interno di Forza Italia e l'emergere di nuove personalità. Escludendo per ovvie ragioni i sessantenni nel partito emergono figure nuove che vanno distinte all'interno dell'organizzazione degli «azzurri». L'emersione di queste nuove personalità è dovuta a diversi fattori. Molti segretari regionali del partito si sono impegnati direttamente nel Governo o come sottosegretari e questa situazione ha aperto nuovi spazi nel partito. Le figure di cui parliamo sono gli «emergenti», che vengono definiti buoni comunicatori e gli «autosufficienti», coloro che sono in grado di raccogliere molti voti. Tra i giovani di rilievo che si muovono nel Lazio troviamo Simone Baldelli, leader dei giovani di Forza Italia, consigliere regionale, che vanta una buona esperienza nel partito. All'inizio di quest'anno Baldelli ha dato un buon impulso alle iniziative del partito mandando il 14 gennaio a tutti i circoli del partito una lettera nella quale invitava il partito alla mobilitazione sul «progetto politico nazionale e strategico sulla linea di Forza Italia e del nostro Presidente Berlusconi». Nel Lazio troviamo anche Marco Verzaschi, 46 anni, assessore alla sanità e da sempre impegnato nell'associazionismo cattolico. Nel 1999 partecipò come rappresentante della Regione Lazio all'elezione del Presidente della Repubblica. Un altro personaggio «emergente» del partito è il deputato siciliano Angelino Alfano, 34 anni di Agrigento. Il parlamentare di Forza Italia è molto attento al mondo del volontariato e nei giorni scorsi ha raccolto i complimenti del deputato laburista Paul Mandelson che aveva tenuto una conferenza sulla sussidiarietà a Montecitorio, mentre i parlamentari del centrosinistra erano latitanti. Lo stesso discorso vale per Luigi Casero, milanese e responsabile del settore economico del partito. Un altro personaggio emergente del partito è Isabella Bertolini, 41 anni, bolognese, Vicepresidente del gruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati che ambiva a ricoprire un ruolo di rilievo nel coordinamento del partito perché pensava che Fabrizio Cicchitto non fosse l'uomo con le capacità organizzative alla guida del coordinamento del partito. Un altro esponente del partito che viene indicato come una figura destinata ad avere un ruolo di grande visibilità nel partito, se lo volesse, è Valentino Valentini. Il capo della segreteria del Premier ha un pregio che pochi politici hanno: la discrezione e