Magistrati compatti contro la riforma

Il suo unico obiettivo è rendere i magistrati «più controllabili». Sono queste le ragioni alla base dello sciopero di domani dei magistrati, promosso dall'Anm (il tredicesimo degli ultimi trent'anni), che prevede un'adesione altissima alla protesta, analoga, se non superiore, a quella di due anni fa, quando incrociò le braccia l'85 per cento delle toghe. E sullo sciopero si intrecciano i commenti. Per il presidente del Senato, Marcello Pera, «l'autonomia e l'indipendenza» della magistratura «non rischiano di cadere solo sotto spinte che vengono da fuori, ma anche a causa di comportamenti, individuali o di gruppo, assunti dentro il corpo stesso della magistratura». Il riferimento è alle correnti e al ruolo del Csm. Secondo Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord e vicepresidente del Senato, lo sciopero dei magistrati «non è a difesa dell'autonomia», ma a «difesa di casta». Per il portavoce dell'Ulivo, Piero Fassino, «i problemi della giustizia non derivano dal comportamento dei magistrati, ma dal fatto che il governo in questi anni non ha fatto il necessario per permettergli di lavorare». «Al governo e al presidente del Senato, che non dovrebbe dimenticare di essere la seconda carica della Repubblica e non un uomo di parte - gli fa eco Il leader della Margherita, Francesco Rutelli - dico che converrebbe affrontare temi come quello della giustizia con equilibrio, anzichè continuare a dividere l'Italia e ad aprire conflitti che sono l'ultima cosa di cui l'Italia ha bisogno». Ma vediamo quali sono gli aspetti più contestati della riforma. SCELTA DEFINITIVA DELLE FUNZIONI — In base al testo approvato dalla commissione Giustizia della Camera dopo cinque anni di servizio ogni magistrato dovrà scegliere definitivamente se fare il giudice o il pubblico ministero. SISTEMA DEI CONCORSI — Chi vuol passare ai gradi superiori con maggiore speditezza, cioè far carriera più velocemente e guadagnare di più, dovrà affrontare concorsi per titoli ed esami, scritti ed orali. Solo chi ha svolto per un certo periodo le funzioni di secondo grado di legittimità (appello e Cassazione) potrà partecipare ai concorsi per guidare un ufficio giudiziario. ORGANIZZAZIONE DELLE PROCURE — Solo il procuratore è titolare dell'azione penale e gli atti che incidano sulla libertà personale o su diritti reali devono essere assunti con il suo preventivo consenso.