Così Mani Pulite guardava solo da un lato

È la tesi del film-inchiesta «Mani Pulite», scritto e diretto dal vicedirettore del Tg5 Andrea Pamparana, prodotto da Giovanni Di Clemente e distribuito dall'Istituto Luce, presentato ieri mattina in anteprima all'Hotel Exedra di Roma, alla presenza, fra l'altro, del ministro dei rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi. Il dvd del film-inchiesta, che parte dal famoso discorso di Bettino Craxi alla Camera il 3 luglio 1992, verrà distribuito, in un primo momento, nelle edicole allegato al settimanale Panorama («Entro le prossime 3 o 4 settimane», assicura il presidente dell'Istituto Luce, Andrea Piersanti), poi avrà un periodo di distribuzione in home video e l'anno prossimo arriverà in tv, molto probabilmente sulle reti Mediaset. Pamparana sottolinea che «non si tratta di un'operazione politica», ma -aggiunge- «io non ho mai nascosto le mie idee e non sono un'estimatore dei "terzisti"». Pamparana, che oltre ad essere vice direttore del Tg5 è stato per anni inviato al Palazzo di Giustizia di Milano per raccontare in presa diretta ogni giorno gli sviluppi dell'inchiesta denominata Mani pulite, ripercorre il periodo della storia italiana che va dall'arresto di Mario Chiesa, il 17 febbraio 1992, fino al giorno della morte di Bettino Craxi, ad Hammamet, il 20 gennaio 2001. Con materiali di repertorio, tratti dai telegiornali Mediaset e Rai, dalla Cineteca della Camera dei Deputati e dall'Archivio dell'Istituto Luce, e con 34 interviste a protagonisti della politica e opinionisti, Pamparana racconta in 85 minuti le fasi più importanti e drammatiche di quegli anni. «Le nove ore di tutte le 34 interviste saranno disponibili in versione integrale in un secondo cd, accluso al dvd: un'operazione che non ha precedenti e che è destinata a diventare un utile strumento di documentazione storica e di consultazione futura», spiega l'autore. Proprio sul contenuto delle interviste, al termine della proiezioni, il ministro Giovanardi ha preso la parola per sottolineare di essere rimasto «molto colpito» da un passaggio delle parole di Antonio Di Pietro sulle inchieste riguardanti l'ex Pci: «Io ho chiesto personalmente l'audizione, per riscontrare il famoso miliardo per gli allora segretari politici del partito comunista poi Pds, di D'Alema e di Occhetto - afferma Di Pietro nell'intervista - ma il tribunale ha detto no, non c'è bisogno perché i fatti sono prescritti». Secondo Giovanardi, «questa è l'ennesima menzogna di Di Pietro, perché i fatti non erano affatto prescritti. E, infatti, oggi la coppia Occhetto-Di Pietro ha dato vita ad una lista insieme...». Il film si chiude con una battuta di Bettino Craxi raccolta ad Hammamet nel '97: «Tutte le volte che si usano delle violenze e si compiono delle ingiustizie poi arriva il giorno in cui ognuno fa il bilancio e si vedrà se l'esaltazione che è stata fatta di certi eroici paladini della giustizia, di certi eroici capitani di ventura, corrispondeva a verità».