LA RIFORMA fiscale «sarà giusta e generale».

Tremonti ha anche annunciato che la riforma sarà accompagnata da «altri provvedimenti per la famiglia, la ricerca e la semplificazioni amministrative»: «sarà - ha detto - un provvedimento organico e importante». «Stiamo lavorando con impegno e serietà e francamente con poco interesse alle polemiche», ha esordito Tremonti. «Io capisco - ha aggiunto - la sinistra fa polemiche, loro le tasse le hanno aumentate. Anche le addizionali che sono arrivate vengono da loro, sono scattate da dopo ma vengono da loro. Capisco che sono un pò nervosi perchè questo governo mantiene l'impegno e riduce le tasse. Manterremo l' impegno con gli italiani. Ci sarà una riforma fiscale equilibrata». Tremonti è stato sollecitato dal direttore del Tg4 sulle critiche dell'opposizione. «Saranno contenti anche loro di pagare meno tasse», ha quindi risposto il ministro e poi precisa sui tempi della riforma, che come ha annunciato Berlusconi, è stata rinviata a dopo le elezioni europee. Anche il ministro Alemanno è contrario ad una riforma «in campagna elettorale». «Serve una azione mirata per la riduzione delle tasse e certamente non la si può fare sotto campagna elettorale», dice Alemanno, aggiungendo che «bisogna avviare una azione strutturata - ha concluso - che preveda un piano complessivo». «Se fosse stato per Berlusconi, avremmo già ridotto le tasse per tutti. Purtroppo gli alleati di governo non hanno avuto altrettanta intelligenza e coraggio», è invece il parere di Renato Brunetta, eurodeputato di Forza Italia e responsabile nazionale del Programma. Una clausola di salvaguardia per i trattamenti di fine rapporto potrebbe essere inserita tra le misure che entreranno a far parte della «manovra di riduzione complessiva della pressione fiscale», è infine l'annuncio fatto dal ministro dei Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, in occasione del question time: «La possibilità di introdurre una clausola di salvaguardia» per il Tfr «verrà fatta con un'ipotesi di modifica normativa che sarà presentata fra qualche settimana in Parlamento». Non solo, ma il maggior gettito incassato dall' erario a causa degli aumenti del prezzo dei carburanti potrebbe essere restituito ai contribuenti attraverso una riduzione del carico fiscale complessivo. Ad indicarla come una delle possibili ipotesi è sempre Giovanardi.