«La sinistra ha grande capacità di far passare le menzogne. Io vengo descritto come un dittatore. Ma qui sono intervenuto solo 5 volte, altri 18»

Silvio Berlusconi a Porta a Porta lo dice forte e chiaro, come annuncia che dal primo gennaio del prossimo anno «tutti» pagheranno meno tasse e con la stessa energia con cui attacca Romano Prodi e la Commissione Ue che mette sotto accusa lo sformento italiano del 3%. «La possibilità di deleghe da parte del presidente del Consiglio al vicepremier Fini non è messa in discussione», nè l'istituzione di un Consiglio di gabinetto nè la delega sulla presidenza del Cipe, afferma il premier, che spera di poter attivare subito dopo Pasqua il dipartimento economico di Palazzo Chigi che dovrebbe essere guidato dal vicepremier Gianfranco Fini, come prevede il documento di chiusura della verifica, anche se Tremonti teme che questa struttura possa strutturarsi come «un nuovo ministero». «Con il buon senso - ha concluso il premier - che non manca a nessuno dei membri del Governo, dopo Pasqua troveremo per questo problema una dimensione che sia da tutti accettata». E a Vespa che gli chiede delle eventuali bacchettate di Fini risponde: «Io non mi faccio bacchettare da nessuno...». E a chi lo definisce «politicamente scorretto», dice «sì sono politicamente scorretto - sottolinea - e me ne vanto». Poi torna serio, molto, per affrontare il discorso delle accuse Ue. «Faremo di tutto per restare al di sotto del 3%» del rapporto debito-pil, afferma. Ma «se sfondassimo il tetto del 3% non sarebbe una tragedia», ha ribadito Berlusconi ricordando che tre importanti paesi dell'Unione lo fanno già da anni e hanno annunciato che questo avverrà anche per i prossimi due anni. L'Italia opererà facendo di tutto per restare sotto il tetto, ma deve anche fare i conti con un debito pubblico più alto. In ogni caso l'avviso all'Italia sullo sforamento del 3% nel rapporto deficit-pil rappresenta «l'inizio di una campagna elettorale anti italiana da parte di Prodi». Al riguardo, il premier ha aggiunto di ritenere «inaccettabile» questo atto della Commissione Ue. Non solo ma accusa gli attuali vertici dell'Unione Europea di aver «fatto tanti danni». Come le molte «leggi e regolamenti che pesano sull' economia europea e la rendono meno competitiva». Sotto accusa anche la decisione della Bce di non abbassare i tassi dell'euro, il che ha comportato un dollaro più debole «che ha reso meno competitivi i nostri prodotti». Nel corso di Porta a Porta il presidente del Consiglio aggiorna anche lo slogan preferito. Il famoso «meno tasse per tutti» diventerà un più completo «meno tasse per tutti, anche per te. E tu lo sai». Infatti annuncia: «Penso di ridurre le tasse portando un provvedimento prossimamente in Consiglio dei Ministri per avere la possibilità di fare tutti gli adempimenti, in modo che tutti gli italiani dal 1 gennaio prossimo possano pagare meno imposte». E aggiunge: «Questa riduzione - ha garantito - non riguarderà le spese sociali per sicurezza, sanità e scuola». Tutti settori che la sinistra prende ad esempio per polemizzare. Ma la sinistra ha una capacità non comune «di far passare le menzogne», ammette il presidente del Consiglio. Il premier è tornato sulla polemica relativa alle sue presenze alla trasmissione condotta da Vespa: «Io vengo descritto come un dittatore - ha detto - e secondo la sinistra sono un ospite abituale della sua trasmissione». Berlusconi ha quindi ricordato di aver partecipato a «Porta a porta» «solo 5 volte, mentre questi signori sono venuti 18 e 19 volte». Poi smentisce l'ipotesi di un taglio del 10% alle risorse destinate per le grandi opere.