CHI più chi meno, praticamente nessuno degli esponenti dei partiti che hanno seguito ieri le dichiarazioni ...

Il giudizio più netto viene dall'Udc, dove il sen. Maurizio Eufemi senza mezzi termini dichiara: «Siamo rimasti insoddisfatti delle risposte fornite da Profumo, soprattutto per le procedure dei rimborsi che vedono esclusi i dipendenti ed i pensionati di Unicredito». Secondo Eufemi, «è inammissibile, rispetto a quanti professano l'eticità come questione fondante delle scelte - ha spiegato Eufemi - anche in ogni campo della vita, dover trovare invece questa disapplicazione nel momento concreto. Rispetto a questo punto non abbiamo trovato una soluzione adeguata e soddisfacente». Se Eufemi boccia tutti, Bruno Tabacci, presidente della commissione Attività produttive della Camera; vede però un miglioramento della situazione in prospettiva: «L'atteggiamento delle banche, nel corso delle audizioni dice - è cambiato. Prima il presidente dell'Abi Maurizio Sella parlava di banche vittime, oggi prima l'ad di Unicredito, Profumo e poi l'ad di Intesa, Passera hanno identificato interventi per venire incontro ai risparmiatori». Il presidente della commissione Finanze e Tesoro del Senato, Riccardo Pedrizzi (An), dal canto suo promuove l'ad di Banca Intesa Corrado Passera perché «è entrato nello specifico della vicenda Parmalat e delle modalità di emissione dei bond. Di più: si è assunto le sue responsabilità, ammettendo che nella fattispecie la banca di cui è amministratore ha fatto male il proprio mestiere. Vivaddio! È questo che ci aspettavamo e che volevamo sentire, è per questo che abbiamo varato l'indagine conoscitiva: per conoscere le dinamiche che hanno portato a quello che abbiamo sotto gli occhi e per parlare di fatti concreti, non per fare teoria». «Se dovessimo dare dei voti alle audizioni dei rappresentanti degli istituti di credito fin qui svolte, - dice Passera - daremmo un bell'8 a Banca Intesa e un 6 risicato a Unicredit e San Paolo Imi». In An anche Francesco Pontone, presidente della commissione Attività produttive di palazzo Madama, ha apprezzato le parole di Passera: «Finalmente qualcuno - ha detto - che non gioca a rimpiattino, scaricando le colpe sugli altri». Per il responsabile economico di Forza Italia, Luigi Casero, «diventa sempre più importante stabilire con esattezza quali devono essere i ruoli di banca ed impresa nel sistema italiano per evitare in futuro qualsiasi conflitto di interesse e per scongiurare connessioni anomale fra amministratori d'impresa e di banca. «Auspichiamo - afferma - che tutte le forze politiche presenti in Parlamento possano riflettere su questo tema e lavorare insieme». D. T.